GIUNTA DI PAOLA NON RISPONDE A CORTE DEI CONTI. PER BELLANCA E MANDRACCHIA NON AVREBBE POTUTO FARE SPESE NON OBBLIGATORIE
Non sarebbe stata trasmessa nessuna risposta su misure correttive alla magistratura contabile
I consiglieri comunali Paolo Mandracchia e Filippo Bellanca, componenti della II Commissione Consiliare Bilancio e Finanze, denunciano che il Comune di Sciacca a causa del mancato riscontro della delibera della Corte dei Conti n. 228/2013, adottata in data 22 luglio 2013 e trasmessa al Sindaco in data 6 settembre 2013, non avrebbe potuto/dovuto effettuare spese differibili e non obbligatorie, vedi le risorse impegnate per feste e manifestazioni varie di intrattenimento.
I due intervengono dopo avere constatato che alla data odierna, nonostante l’obbligo previsto dalla legge, (60 gg. dalla data di ricevimento) non è stata trasmessa nessuna risposta alla magistratura contabile. Tutto ciò nel rispetto della legge, che al Comune, che non provvede alla trasmissione dei richiesti provvedimenti, preclude l’attuazione dei programmi di spesa per la quale sia stata accertata la mancata copertura o l’insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria.
Bellanca e Mandracchia segnalano tale inadempienza in una interrogazione, nella quale chiedono al sindaco di conoscere i motivi che hanno determinato il mancato rispetto della legge e l’adozione delle misure correttive da sottoporre all’organo consiliare.
“Abbiamo anche chiesto gli atti – scrivono – delle le comunicazioni intercorse tra l’Ente il Collegio dei Revisori e la Magistratura Contabile, in merito all’esposta problematica e alla relazione sul Rendiconto della gestione 2012. Purtroppo – concludono – sta diventando un’abitudine dell’amministrazione Di Paola non riscontrare le richieste della Corte dei Conti (vedi, a tal proposito, anche i chiarimenti richiesti in data 27/3/14 sul rendiconto 2012 e ancora oggi non consegnati). Non possiamo infine essere contenti per l’impossibilità del Consiglio a svolgere consapevolmente la propria attività di controllo nonostante l’esistenza di organismi istituzionali (Presidenza del consiglio e Revisori dei conti) che dovrebbero svolgere, invece, un ruolo di garanzia”.