GIUNTA COMUNALE, PRESSING SU SINO CARACAPPA

Pressing sull’operatore culturale Sino Caracappa per ricoprire la carica di assessore comunale al turismo e allo spettacolo che verrebbe lasciata libera da Mario Tulone. L’interessato fino ad oggi non ha accolto la proposta che sarebbe stata avanzata nei suoi confronti. Al nostro giornale ha detto che ufficialmente non si sarebbe fatto avanti nessuno e che comunque questo ruolo non rientra nei suoi programmi visti gli impegni nelle varie attività culturali che promuove con la Vertigo. Ma non è detta l’ultima parola. Le voci di ulteriori sollecitazioni nei suoi confronti non si sono però fermate: il Partito Democratico, in particolare, lo vorrebbe decisamente nella giunta Valenti e starebbe insistendo per convincerlo a dare un contributo alla causa cittadina.

In verità, pare che nel percorso di individuazione di persone in grado di sostituire Tulone, le cui dimissioni sono al momento congelate, si sia pensato anche a tante altre figure di area politica centrosinistra, professionisti in vari settori, come ad esempio il legale Vincenzo Cucchiara e l’ingegnere Pippo Palazzotto, senza però risultati concreti.

Situazione incerta, dunque, a meno che Simone Di Paola, che in maniera diretta coordina le attività di  “ricerca” del nuovo assessore, non cambi idea e decida di accettare una carica politico istituzionale che per lui sarebbe un passaggio naturale nel percorso politico che fino ad oggi non lo ha mai visto, nei vari ruoli ricoperti, assumere una carica di responsabilità diretta nel governo cittadino. Si dice che il motivo sta nel fatto che con lui assessore la maggioranza rimarrebbe politicamente “scoperta” nel dibattito consiliare.

Personalmente continua a sorprendermi il fatto che il Partito Democratico non sia in grado, nel suo gruppo dirigente o comunque nel proprio entourage, di portare nell’esecutivo che governa la città una personalità in grado di fare l’assessore. La forza politica che in campo nazionale si sta preparando a costruire una valida alternativa all’anomalo governo M5S-Lega, che punta a ricostruire il rapporto con quelle classi sociali che una volta erano il fulcro della politica di sinistra, e che a Sciacca ha conquistato con autorevolezza il governo della città, non riesce ancora ad esprimere un assessore dopo avere bruciato sul campo Filippo Bellanca e Gioacchino Settecasi.

Eppure, sono in tanti quelli che nel corso di questi due anni si sono più volte esposti in un’attività di sostegno dialettico alla maggioranza ed al sindaco Francesca Valenti, e sono tanti anche quelli che pur non presentandosi accanto allo stesso sindaco, hanno in tasca la tessera Pd e seguono da vicino l’evolversi della situazione politica.

Perchè, ad esempio, nessuno tra i vari Giovanni Tagliavia, Filippo Marciante, Franco Giordano, Nuccio Cusumano, lo stesso deputato regionale Michele Catanzaro, e tanti altri di area Pd che hanno esperienze e competenze e che spesso, soprattutto sui social, corrono in difesa del primo cittadino nel rintuzzare gli attacchi politici dell’opposizione, non sono chiamati a far parte della giunta per dare un loro contributo ? E’ il momento della responsabilità, del cambio di passo e della terapia d’urto annunciati la scorsa estate e che ancora non si sono visti.

Giuseppe Recca

 


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