GIUDICE DI PACE: POCA ENERGIA ELETTRICA, POCO LAVORO

Non c’è pace per il Giudice di Pace. Al di là del gioco delle parole, la situazione che si riscontra negli uffici di vicolo Frangipani è davvero incredibile. “Posso accendere il computer, ma non la stampante, perché altrimenti va via la luce”, dichiara il giudice Giovanni Gagliano. Ma che succede? Dallo scorso 29 luglio la potenza del contatore elettrico è stata diminuita da dieci ad un chilowatt. Troppo poco per alimentare elettricamente un ufficio. E la lamentela continua: “Ho inviato una lettera al Comune e ancora attendo che il problema venga risolto. Ho l’ufficio in difficoltà e non posso espletare l’attività dell’ufficio”. Stavolta, la lentezza della giustizia c’entra poco. Il motivo sta nell’ingente somma che il Comune deve versare all’Enel per la fornitura dell’energia elettrica in diversi uffici.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca