GIRGENTI ACQUE, ORA IL SINDACO MANTENGA LA PROMESSA

Sembra un film già visto, anzi rivisto. Anzi ancora, corretto. Corretto perché alla fine la sostanza non cambia. Dapprima si criticava la linea epistolare dell’ex sindaco Di Paola, adesso, ci sembra, la stessa linea stia proseguendo con il nuovo sindaco. Tavoli, riunioni, lettere e diffide. Un film già visto e che il saccense non vuole più sorbirsi. Anche perché in campagna elettorale è stato detto chiaramente: “ho letto la convenzione con la Girgenti Acque, ho riscontrato diversi elementi che consentono la rescissione del contratto”.

Ecco, questo si attende il saccense che, intanto, continua a subire interruzioni nella distribuzione dell’acqua, proprio nella stagione centrale di una città turistica che ospita migliaia di turisti. Ma al di là dei turisti, risorsa importante per l’economia della città, il saccense è davvero stufo. E siccome la città dispone di pozzi d’acqua, al contrario di altri Comuni che non dispongono di questa risorsa,  si attende che si dia seguito alle promesse elettorali. Anche perché questo è stato un argomento attrattivo di consensi.

Allora, in nome del “cambiamento” ripetuto come un disco incantato, è importante che il sindaco comunichi alla città a che punto è l’iter per la rescissione contrattuale.

Siccome noi giornalisti non siamo come coloro che battono le mani alla frase “vola vola lu sceccu”, poniamo al sindaco alcune domande. Le poniamo perché, ripetiamo, il tema del divorzio con la Girgenti Acque è stato un cavallo di battaglia.

Ha messo in atto l’iter per la rescissione del contratto? Ha già dato incarico al legale per attivare quanto necessita per la rescissione del contratto? Qual è il piano B? Cioè con quali mezzi e risorse umane immagina il sindaco di poter gestire in house la distribuzione idrica, la manutenzione della rete idrica e del depuratore?

Noi sappiamo che l’unico ente che ha potere contrattuale con la Girgenti Acque è l’Ati. Quindi, una ulteriore domanda al sindaco è: “come intende risolvere la questione della rescissione contrattuale senza l’intervento dell’Ati?

Ribadiamo che le nostre domande non sono critiche, né intendiamo spezzare quella promessa di “pacificazione sociale” più volte pronunciata nella prima seduta consiliare dello scorso 14 luglio da tutte le forze politiche.

Ma intendiamo, però, farci portavoce dei saccensi assetati, stanchi, delusi, appesantiti da un costo dell’acqua assai alto. Lo facciamo perché al primo punto dell’agenda del nuovo sindaco c’è tale tematica.

E siccome sappiamo che il sindaco è determinato, proprio per tale caratteristica desideriamo sapere, per comunicarlo ai saccensi, lo stato attuale dell’iter mirato alla risoluzione contrattuale con la Girgenti Acque.

Una risposta, concreta, sarebbe già un passo in avanti.

Filippo Cardinale


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