Gestione fallimentare servizio idrico, 20 aziende creditrici di 1 mln di euro
Il parlamentare nazionale del Movimento Cinque Stelle Filippo Perconti, facendosi interprete delle ragioni delle aziende che hanno fornito le proprie prestazioni a beneficio del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento e che ancora vantano crediti, ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla Camera dei deputati.
I destinatari sono il Ministero dell’Interno, il Ministero della Salute e il Ministro dello Sviluppo Economico. La questione riguarda il periodo che va dal 16 marzo 2021, giorno della dichiarazione di insolvenza di Girgenti Acque e Hydortecne, fino al 2 agosto, data in cui si è insediata l’Aica. Diverse ditte hanno eseguito i lavori attraverso formale affidamento da parte della gestione commissariale prefettizia. Le 20 imprese, oggi rappresentate dalla Cna provinciale, hanno avvito una vertenza perchè sono creditrici di un ammontare complessivo di circa 1 milione di euro.
“E’ opportuno, corretto e legittimo – dicono il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto nel ringraziare Perconti – che le Istituzioni prendano atto di questa vicenda e si muovano di conseguenza. Ci auguriamo che quanti hanno responsabilità di governo, a vario livello, si adoperino tempestivamente per dare risposte concrete e positive a questi imprenditori che rischiano di finire seriamente nel baratro. E non possiamo permettere che il fallimento di Girgenti Acque e di Hydortecne porti anche al fallimento delle imprese che, fidandosi dello Stato, hanno continuato ad erogare regolarmente i servizi di interesse pubblico”.
Nell’interrogazione dell’Onorevole Perconti, viene chiesto se il Governo sia a conoscenza dei fatti e se intenda assumere iniziative atte a garantire la reale trasparenza della gestione commissariale e se intenda adottare provvedimenti che prevedano interventi economici straordinari a favore delle suddette imprese creditrici di beni e servizi.
Spoto e Di Natale chiederanno un incontro urgente alle Istituzioni regionali affinché si individuino adeguate ed efficaci soluzioni per “salvaguardare – dicono – la tenuta del tessuto produttivo e i livelli occupazionali ma anche per garantire un servizio fondamentale come quello dell’erogazione idrica nei Comuni dell’agrigentino”.