GESTIONE DEPURATORE: IL SINDACO RISPETTI LA VOLONTA’ POPOLARE
Il segretario cittadino della Cgil saccense, Franco Zammuto, interviene sull’idea del sindaco Vito Bono di affidare la gestione del depuratore alla Girgentio Acque. Considerato l’argomento, pubblichiamo integralmente la nosta del sindacato.
“Apprendiamo che l’Amministrazione comunale di Sciacca avrebbe l’intenzione di affidare la gestione dei tanto agognati depuratori alla “Girgenti Acque”. Ciò nonostante appena pochi giorni fa il popolo italiano, e quello saccense, si siano espressi in modo inequivocabile, con i referendum, su cosa pensano delle gestioni affidate ai privati.
Il messaggio del popolo italiano, e di quello saccense per quel che ci riguarda, è l’avere sancito, senza possibilità di equivoci, che l’esternalizzazione dei servizi a privati rappresenta l’ammissione del fallimento della gestione pubblica che, invece di impegnarsi a programmare e studiare il sistema per ottenere il massimo risultato con il minimo impegno di spesa, si affida ai privati. Breve elenco dei servizi, una volta pubblici, oggi affidati a privati o S.P.A.: ENEL, ENI, ALITALIA, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, raccolta differenziata, acqua, Pubblico Trasporto cittadino.
Questa Camera del Lavoro, nel dichiarare che è assolutamente contraria all’affidamento a terzi per tutti quei servizi che una volta erano appannaggio degli enti locali, è allo stesso modo contraria ad affidare la gestione dei depuratori alla “Girgenti Acque”, e ritiene assolutamente inaccettabile l’assunto secondo il quale lì dove possono riuscire i privati non debba riuscire il pubblico.
Peraltro la Camera del Lavoro di Sciacca ritiene di avere dalla propria parte tutta la cittadinanza che, ne siamo certi, non accetterebbe di vedersi sovraccaricare le bollette per garantire alla società i lauti profitti, a scapito dell’occupazione, per l’incapacità dichiarata di un’Amministrazione che non crede di essere capace di redigere un piano e un progetto che possa garantire gli stessi risultati che si accreditano ai privati. Basta con la logica che il pubblico non funziona e i privati invece si. Questo è quanto hanno sancito i cittadini con il referendum del 12 e 13 giugno e questo deve essere l’impegno che l’Amministrazione deve garantire a quanto richiesto dal popolo”.