Gestione della pagina istituzionale Facebook del Comune di Sciacca, scoppia la polemica per il blocco ai commenti
SCIACCA- I consiglieri di opposizione insorgono contro la decisione assunta dall’Amministrazione comunale, guidata da Fabio Termine, di impedire la possibilità di rilasciare qualsivoglia commento sotto i post pubblicati nella pagina Istituzionale Facebook del Comune di Sciacca.
“La scelta, sicuramente poco condivisibile, lascia emergere gli atteggiamenti poco democratici posti in essere dall’Amministrazione il cui motto elettorale era “E’ già domani”. Il domani non può prevedere atteggiamenti di censura che impediscono la libertà di pensiero e di espressione. Se si decide di dare informazioni ai cittadini, anche attraverso i social, è corretto e soprattutto democratico lasciare al lettore la possibilità di commentare, criticare (senza scadere mai nella volgarità e nelle offese) e soprattutto avanzare idee o proposte relative alla notizia assunta. È la democrazia”, scrivono i consiglieri di opposizione.
Per l’opposizione, l’amministrazione comunale “da mesi a questa parte vive un tracollo di popolarità, teme di ricevere accuse o richiami”. I consiglieri di opposizione hanno presentato una interrogazione all’amministrazione per sapere chi gestisce la pagina social del Comunale di Sciacca; chi ha accesso alla pagina; se l’accesso e la gestione sono in capo a soli dipendenti comunali o le password sono in mano a consulenti del Sindaco, esponenti del suo movimento, soggetti esterni al palazzo di città; quando è stato deciso di privare i cittadini della propria libertà di espressione e giudizio; quali intendimenti saranno posti in essere dal primo cittadino a seguito di questa segnalazione.
“Dal movimento Mizzica che detiene al momento il governo della città, insieme al partito democratico sempre abbastanza plurale ed ai cui componenti chiediamo se fossero a conoscenza di questo provvedimento, non ci saremmo mai aspettati una scelta come quella adottata. Se i “ragazzi” appassionati e carichi di buona volontà preferiscono mettere a tacere chi critica, la città ha già compreso che quel “E’ già domani” era davvero un piccolo spot elettorale”.