GELA, OPERAZIONE “SPIN 0FF”: ESEGUITE 7 MISURE CAUTELARI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA TRUFFA Al DANNI DI PRIVATI E DELL ‘ERARIO.

A seguito di indagini della Procura della Repubblica di Gela (CL),  sono state eseguite misure cautelari nei confronti di un noto professionista gelese e di imprenditori di Gela e di Novara, accusati di reati che vanno dalla associazione a delinquere, alla truffa, alla appropriazione indebita, formazione di falsi atti societari e bancarotta fraudolenta, alla commissione di reati fiscali (omessa/infedele presentazione della dichiarazione dei redditi ed IVA, occultamento e distruzione di scritture contabili, false compensazioni con crediti inesistenti, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti).

Le misure restrittive, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela, Veronica Vaccaro, giungono dopo articolate e complesse indagini di polizia economico-finanziaria iniziate nel mese di dicembre 2011 su input della Procura della Repubblica di Gela che hanno riguardato 12 soggetti.

I Finanzieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Gela e del Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta hanno, infatti, con modalità differenti ed in momenti diversi, attenzionato il commercialista  Fabio Paolo Fasulo ed una serie di imprenditori gelesi, e avrebbero scoperto un vero e proprio sistema criminoso di “risanamento” delle imprese in crisi “architettato dal detto professionista, il quale, con i suoi sodali è riuscito, nel tempo, a conseguire ingiusti profitti proprio a danno dell’Erario e di ignari imprenditori”.

L’organizzazione si sarebbe specializzata nel fornire un vero e proprio servizio di “pronto intervento” alle società che versavano in una situazione di crisi economica, che si traduceva in: differimento del pagamento dei debiti maturati verso l’Erario, attraverso irregolari richieste di rateizzazione o sgravio; fruizione di crediti di imposta inesistenti o non dovuti; variazione dell’assetto societario delle imprese in crisi, attraverso l’illegittimo inserimento di titolari meramente prestanome; creazione di nuove aziende in cui far transitare le uniche componenti ancora positive (contratti di appalto, ecc.) delle imprese in difficoltà; trasferimento della sede delle imprese in crisi nell’Europa dell’Est, attraverso procedure di fusione o incorporazione; graduale cancellazione, presso Camera di Commercio, delle società in difficoltà economica.

Con le descritte modalità gli imprenditori potevano ottenere il trasferimento all’estero delle aziende in crisi, lasciando in Italia, celate in altre società con relative compagini artatamente costituite, il proprio patrimonio aziendale prima che potessero intervenire controlli da parte della Guardia di Finanza o della Agenzia delle Entrate. Da qui il nome dell’operazione “SPIN 0FF” che tecnicamente consiste in una procedura aziendale attraverso la quale una società opera, in maniera legittima, una scissione parziale a favore di una società di nuova costituzione.

Tra le imprese oggetto di indagini compaiono la “BIG COIBENTATION SRL” di CIALDINO Angelo e CIUBOTARU Cristian, la “PERFETISOL SUD SRL” di TELLAROLI Mauro, LI CALZI Lorenzo, CARUSO Pietro e PEDRON Antonio, la “CHEMICAL CONTROL” di FASULO Fabio Paolo e LI CALZI Lorenzo, società tutte di Gela (CL) alcune delle quali già coinvolte nell’importante operazione denominata “STACK OF PAPER” (risma di carta), coordinata, ancora una volta, dalla Procura della Repubblica di Gela, ed eseguita lo scorso anno dagli appartenenti al Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta ed alla Sezione di Polizia Giudiziaria Guardia di Finanza della citata Procura, con l’applicazione di 5 ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e due agli arresti domiciliari, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela Fabrizio Molinari.

Il meccanismo fraudolento allora scoperto dalle Fiamme Gialle, sviluppato nell’arco temporale 2007-2012, si basava sulla emissione di fatture false da parte di numerose società cartiere, riconducibili direttamente ed indirettamente anche ad alcuni degli odierni indagati (Caruso Pietro, Palena Antonio, Fasulo Fabio Paolo), ed attestanti prestazioni di servizio o noleggi di attrezzature – in realtà inesistenti – a favore della società gelese “METAL IMPIANTI SRL” di Gela.

Le indagini di polizia economico-finanziaria consentirono di accertare sottrazione di materia imponibile ed imposte superiore a 12.000.000,00 di euro, tra costi fittizi, IVA dovuta e compensazioni con crediti inesistenti.

Da evidenziare-secondo gli inquirenti- che, anche a seguito dell’accertamento ditali condotte illecite di Fasulo Fabio Paolo e di altri pregressi coinvolgimenti criminosi, il Tribunale di Caltanissetta, Sezione Misure di Prevenzione, nel novembre del 2013, ha disposto il sequestro di tutti i beni mobili e immobili del predetto. Da rimarcare, in ultimo, che con l’operazione “SPIN 0FF” e con le singole verifiche fiscali eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta nei confronti dei soggetti economici coinvolti si è accertata una sottrazione di materia imponibile superiore a 170.000.000,00 di euro tra costi fittizi, ricavi non dichiarati ed IVA dovuta.

Con l’operazione odierna si è completata la ricostruzione dei fatti e il quadro completo delle responsabilità, fina alla disarticolazione del “sistema” criminale. Le investigazioni ed i continui risultati ottenuti testimoniano la quotidiana e massima attenzione della Guardia di Finanza e dell’Ufficio inquirente della Procura della Repubblica di Gela nei confronti di ogni forma di condotta fraudolenta capace di tradursi in un indebito arricchimento ai danni dello Stato, in particolare – come in questo caso – realizzata anche attraverso il diffuso ricorso da parte degli imprenditori alla commissione di reati fiscali.

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