FURTI OSPEDALE, CAMBIA LA MISURA CAUTELARE PER ANTONINO MOTISI
Antonino Motisi, saccense di 39 anni, accusato di furti all’interno della struttura ospedaliera di Sciacca, avvenuti lo scorso 8 settembre, lascia gli arresti domiciliari. Il Gip del Tribunale di Sciacca, Di Gioia, ha disposto il nuovo provvedimento consistente nell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per 2 volte la settimana.
Motisi è assistito dall’avvocato Giuseppe Trafficante. Per Motisi, su cui pendono le accuse di tentato furto, furto aggravato ed evasione dai domiciliari, la prima udienza del processo è fissata per il prossimo 15 marzo 2018.
Lo scorso 23 novembre, Motisi, assistito dal suo legale, ha reso -presso il Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Sciacca-interrogatorio al termine delle indagini Nell’occasione ha escluso la propria responsabilità in ordine ai tentati furti di apparecchiature elettroniche ritrovate quella notte.
Si chiama Antonio Motisi ed ha 39 anni il saccense arrestato dai carabinieri per il furto della notte scorsa in ospedale.
I militari dell’Arma dagli accertamenti hanno scoperto che l’uomo, fermato alle 4 di notte dello scorso 8 settembre, in cardiologia, nelle ore immediatamente precedenti aveva scassinato ben 17 armadietti, utilizzati dal personale di servizio dell’ospedale e asportato un portafoglio di una degente. I militari inoltre rinvenivano un monitor speciale per apparati operatori, già nascosto all’interno di una scatola vicino al centralino pronto per essere asportato dal Motisi.
In quelle scorse settimane, presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, erano già stati perpetrati diversi furti tra cui quello di una costosa telecamera utilizzata per la laparoscopia del valore di circa 20.000 euro.