FREGARSENE DEGLI ALTRI. MA UN VIGILE NO?

Tutti gli improperi vanno sempre agli amministratori, rei di ogni cosa. Ma spesso nessuno si guarda allo specchio per fare il mea culpa per i comportamenti che si assumono quotidianamente e che spesso hanno al centro il disprezzo per gli altri, per il prossimo.

All’incrocio di via Ovidio, dove c’è la “rotondina”, si stanno eseguendo degli interventi di manutenzione a i servizi in rete. Siccome la zona interessata è piuttosto ampia, per per evitare ingorghi il traffico verso il ponte di via Ovidio è stato dirottato per via Amendola. Il tutto per consentire un flusso veicolare abbastanza scorrevole. In buona sostanza, il traffico, in quel pezzetto di strada, è consentito solo in un senso ed è consentito per coloro che provengono da via Ovidio per andare verso via Giovanni XXIII o verso via Allende.

Tanti automobilisti se ne fregano della deviazione e proseguono per il senso, momentaneamente, vietato e dirottato per via Amendola. E’ il senso evidente dell’inviciltà, dell’insofferenza, del non rispetto. C’è una necessità evidente e allungare un pò il percorso non sarebbe un dramma, rispetto anche al disagio che si creai bloccando il traffico nell’inserirsi dove è momentaneamente vietato transitare.

Certo, un agente della Polizia Municipale sarebbe opportuno a regolare il traffico e indicare agli automobilisti incivili e irrispettosi di deviare per come indica la segnaletica stradale collocata.

Ma in questa città, le cose più banali, ad iniziare da un corretto senso dell’educazione civica, diventano tabù.

Filippo Cardinale