Franco Valenti a Mario Draghi: “Dad crea disuguaglianze ? Anche assenza di strade e servizi”

SANTA MARGHERITA BELICE. Lettera aperta del sindaco di Santa Margherita Belice sul tema scottante di queste ore riguardante la decisione della Regione Siciliana di riaprire domani le scuole nel rispetto delle normative nazionali.
Valenti scrive una lettera aperta al premier Mario Draghi che nei giorni scorsi aveva ribadito di essere contrario alla didattica a distanza sostenendo che creerebbe disuguaglianze, trascurando il fatto che ci sono realtà, come quella belicina, ma anche regionale, dove le autorità centrali le disuguaglianze le creerebbero omettendo di potenziare strade e servizi.
Ecco il testo della lettera di Franco Valenti:
Presidente Draghi, quanta ipocrisia! Ma perché infierire così?
“La DAD crea disuguaglianze”. Bene è una sua opinione, più o meno condivisibile. Ci può stare!
Ma poi ascoltiamo: “…provoca disuguaglianze destinate tra chi ci sta di più e meno, tra nord e sud e che si riflettono su tutta la vita lavorativa”.
Ma per favore. Lei è preoccupato delle disuguaglianze tra i bambini del nord e del sud? Non è credibile. Non è in linea con le sue scelte.
Il bambino del sud, che Lei ha tanto a cuore, la “disuguaglianza” la vive fin dalla nascita e ha sviluppato tanti di quegli anticorpi all’ingiustizia che una settimana in più o in meno di DAD lo fa solo sorridere.
Lo sa perché è paradossale la sua affermazione e provoca solo irritazione? Perché Lei aveva un’opportunità unica per colmare le distanze, per creare una Italia più giusta ed equa e se n’è infischiato.
Il bambino del sud si traumatizza, caro Presidente, perché Lei ha deciso che deve continuare a vivere in un luogo senza futuro.
Il bambino della provincia di Agrigento si traumatizza perché Lei ha deciso che deve continuare a vivere in un luogo senza autostrade, strade, servizi.
Il bambino di Santa Margherita di Belìce si traumatizza perché Lei ha deciso che deve continuare a vivere in un quartiere senza opere di urbanizzazione primaria e perché, dopo 54 anni, non permette ancora ai suoi nonni di ricostruirsi la casa distrutta dal sisma.
Il lavoro? Ma di quale lavoro parla. Il bambino del sud già sa che alla fine del suo corso di studi, in DAD o in presenza, lo aspetta solo una valigia….
Presidente, non infierisca, in questa democrazia sospesa sappia che qualcuno al sud ancora il cervello non lo ha portato all’ammasso.
Cordialità
Franco Valenti