FORZA ITALIA SI SPACCA: “METODO ASSURDO QUELLO ADOTTATO DA NOVELLI FORZISTI”
Quando si compie una scelta, inevitabilmente si devono fare i conti con gli immancabili effetti. Per Fabrizio Di Paola la corsa a ostacoli non è finita, e non finirà nel prosieguo. A riprova che le crepe della maggioranza, affiorate da diversi mesi, sono state composte solo apparentemente e con una colla piuttosto innacquata.
Il direttivo del Club Forza Silvio Sciacca Terme, il cui riferimento politico in Consiglio comunale è Mario Turturici, si è riunito ieri e ha sancito che a Sciacca ci sono due realtà forzista, una delle quali composta da “novelli forzisti”. Il riferimento è a quella a cui fanno riferimento Silvio Caracappa, Vittorio Di Natale e Antonio Casciaro, quest’ultimo considerato una costola di Ncd.
Il direttivo formato da Pippo Santangelo, Sergio Panunzio, Salvatore Novara, Giuseppe Giaccone, Marco Santangelo, Accursio Cortese e Ignazio Cassini, hanno tracciato un solco diverso, ufficializzando la spaccatura di Forza Italia. Due Forza Italia che gravitano in maggioranza, ma con vedute diverse, e anche con futuri comportamenti che si biforcheranno.
A sancire la rottura la “condotta politica che mira ad inquinare le linee guida del partito” ad opera di “novelli forzisti” che puntano “alla mera spartizione di poltrone, e quindi contrario allo spirito della vera Forza Italia”.
Al centro della spaccatura la “sostanziale diversità di vedute rispetto alla soluzione della crisi politica” della maggioranza. Una crisi che ha svelato l’intento di “un gruppettino dei fedelissimi”, che offerto il fianco alla nascita di un “monocolore casereccio”. Una strategia mirata “ad appagare qualche illusione di carriera politica personale”, che “nulla ha a che fare con l’interesse della città”. Un “gruppettino” che è “scarsamente rappresentativo”, come è “dimostrato dal responso delle urne nelle recenti elezioni europee”.
I forzisti del Club Forza Silvio Sciacca Terme sono furibondi anche perché in “questi mesi abbiamo condiviso la necessità che si agisse per rafforzare la giunta, per rilanciarne concretamente il progetto politico, con l’intento di aiutare la città ad uscire da una crisi senza precedenti”. Ma la delusione deriva dal fatto che “si è agito esclusivamente per rafforzare un gruppetto di novelli forzisti”, anziché lavorare un “metodo di governo del tutto diverso, che si ispiri a logiche di efficienza e di efficacia, non già a logiche di becera spartizione di poltrone”.
Forza Italia, del Club Sciacca Terme si impegnerà per “riportare in auge il partito, coinvolgendo la gente comune che si è allontanata dalla politica e vigilando perché si agisca nel rispetto dei valori della vera Forza Italia e della volontà dei nostri elettori”.