Forfait del Ministro e del Governatore alla conferenza stampa di Agrigento Capitale della Cultura 2025

Scarpinato: “Sarà un anno bellissimo, in cui racconteremo al mondo il nostro lavoro e il nostro sogno di una Sicilia contemporanea”

“La nomina di Agrigento a capitale italiana della cultura premia non solo la città, ma il progetto di valorizzazione di uno dei territori più ricchi del Mediterraneo, culla di culture differenti che ancora oggi dialogano insieme. Agrigento va letta in controluce soffermandosi sui templi, sul teatro che sta venendo pian piano alla luce, sulle abitazioni e sulle ville antiche che riemergono dall’oblio del tempo. Sarà un anno bellissimo, in cui racconteremo al mondo il nostro lavoro e il nostro sogno di una Sicilia contemporanea che fa tesoro del suo passato ma guarda al futuro». Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato che, su delega del presidente della Regione, Renato Schifani, ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del programma di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, che si è tenuta a Roma oggi pomeriggio.

Alla conferenza stampa non erano presenti né il presidente della Regione Renato Schifani e nemmeno il ministro ala cultura Alessandro Giuli. Scarpinato ha detto che Schifani era impegnato in altri eventi e che non può essere ovunque.

A segnalare l’assenza è stato anche il deputato Davide Faraone: «Due assenti ingiustificati – ha detto – eppure sia Schifani che Giuli erano tutti e due a Roma. Il 31 marzo 2023 Agrigento è stata indicata dal ministero Capitale della cultura 2025, non ieri. Da allora – aggiunge Faraone – i governi nazionale e regionale non si sono minimamente occupati dell’organizzazione dell’evento. Hanno lasciato che si accumulassero un disastro dopo l’altro. Adesso si accorgono dello sfacelo e decidono di prendere le distanze non partecipando alla conferenza stampa di presentazione del programma delle iniziative, a pochi giorni dalla visita del presidente della Repubblica. Se il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e gli organizzatori hanno responsabilità precise, Schifani e il governo nazionale, sono altrettanto responsabili del disastro. Si ponga rimedio urgentemente, Agrigento non merita tutto questo».