FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE. MICHELE PATTI SCRIVE AL CORRIERE DI SCIACCA
Il nostro giornale, con un articolo pubblicato ieri, ha invitato i consiglieri comunali ad esplicitare il loro pensiero sui mega progetti di impianti di produzione di energia da fonti alternative. Al Forum ha già partecipato Enzo Sabella. Oggi ci scrive una lettera il consigliere comunale Michele Patti. Lettera che pubblichiamo.
Carissimo Direttore, con vero piacere accolgo la sua richiesta di dire la mia sulle energie alternative ed in modo particolare sulle centrali fotovoltaiche. Volevo ricordare, per chi dimentica facilmente che il comune di Sciacca ha un consulente a titolo gratuito in merito, (filocusumaniano) quindi potrebbe dare risposte molto dettagliate, voglio ricordare a me stesso che il comune di Sciacca è proprietario di due impianti fotovoltaici su tetto, e per l’esattezza: 1) Uno installato sul tetto della scuola “Mariano Rossi” di via Catusi 2) Uno Installato sul tetto della scuola “Agostino Inveges” di via Alcide de Gasperi Il primo, di via Catusi è stato messo in funzione dopo una mia interpellanza, visto che il problema era solo quello di alzare la leva di un banalissimo interruttore, fatto ciò rimane ancora distaccato dalla rete quello della scuola “Inveges” a causa di una riparazione fatta valutare dall’ente per un importo di € 1500,00 a fronte di una produzione annua presunta di € 20.000,00, morale, a questa amministrazione non importa la “cosa pubblica” e a mio personale pensiero importa la cosa privata. Io sono per le energie alternative e non inquinanti ma è pur vero che un popolo senza regole diventa selvaggio e con ciò noto che questa amministrazione sa costruire solo giungle, in diversi comuni d’Italia si sono attrezzati di regolamenti interni approvati dal Consiglio Comunale laddove va a tutelare l’ambiente e i giusti introiti per le casse comunali, vedi i comuni limitrofi, Sambuca di Sicilia e Caltabellotta, quest’ultimo con gli introiti dalle energie alternative oltre a rimpinguare le casse comunali è riuscito ad abbassare del 10% la TA.R.S.U. invece Vito Bono è riuscito ad aumentare la suddetta tassa del 35%. Allora per dire la mia opinione personale, sarebbe opportuno che il comune di Sciacca, stilasse attraverso la I commissione permanente un regolamento da portare in Consiglio Comunale con i dovuti parametri dettati dalla legge regolante il fotovoltaico, aggiungendo una royalty per le casse comunali, verificare se questi impianti di produzione rientrano nella categoria “Opifici di classe D1” calcolando così le dovute tasse comunali, obbligare lo smaltimento degli impianti a fine produzione, e per ogni kWp installati una percentuale deve essere installata sui tetti comunali per azzerare i costi energetici del comune di Sciacca lasciando che l’azienda installatrice usufruisca del contributo del G.S.E.. Questa mia idea la può solo utilizzare un’amministrazione che vuole un comune virtuoso rivolto ai bisogni della collettività e non per pochi.
Sciacca, lì 11 gennaio 2012 Michele PATTI