Fondazione Carnevale: l’esperienza ventennale di Acireale
SCIACCA. Il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo e il suo consulente tecnico Salvatore Nicotra, su iniziativa dell’ex assessore ed operatore artistico Salvatore Monte, sono stati ieri sera a Sciacca per partecipare ad un incontro di approfondimento sulla Fondazione Carnevale di Acireale. Un’iniziativa per accendere i riflettori sull’ipotesi di costituire anche a Sciacca un analogo ente che possa occuparsi dell’organizzazione della festa sotto tutti gli aspetti.
Vi hanno preso parte i rappresentanti di diverse associazioni culturali che realizzano carri allegorici e alcuni consiglieri comunali. Non c’era nessun rappresentante dell’amministrazione comunale: il sindaco Fabio Termine si è giustificato inviando alcuni giorni fa una pec all’organizzazione, nella quale ha spiegato che aveva un precedente impegno. Ha comunque sentito telefonicamente il suo collega di Acireale e lo ha poi incontrato questa mattina parlando della volontà di entrambi di attivare un percorso comune di collaborazione soprattutto sul fronte delle terme. Ma la totale assenza di un rappresentante della giunta comunale è stata avvertita.
Barbagallo e Nicotra hanno illustrato le attività della Fondazione che è attiva da 20 anni ed è di proprietà del Comune di Acireale. Un ente che ha avuto assegnati i capannoni che in precedenza aveva realizzato il Comune, che ha un budegt di 1 milione di euro e che è preposto a programmare e realizzare i festeggiamenti del Carnevale, della Festa dei Fiori che si svolge a fine aprile, del Carnevale estivo e di tutte le manifestazioni collegate. Ora stanno puntando sulla realizzazione di una “Cittadella del Carnevale”.
Il presidente della Fondazione è il sindaco della città, il cda si occupa di gestirne i beni. Il Comune di Acireale assegna ogni anno all’ente un finanziamento di 500 mila euro, il resto delle somme necessarie per l’organizzazione degli eventi arriva da contributi pubblici, sponsorizzazioni e, da tre anni, anche dai ticket d’ingresso. Ad Acireale tutti i residenti non pagano il biglietto per partecipare alla manifestazione. Per il Comune la festa non è a costo zero, dunque, com’è negli obiettivi del Comune di Sciacca che ad oggi ha puntato all’affidamento a privati.
I componenti del cda, ha precisato Nicotra, non hanno nessuna indennità e nel cda non ci sono rappresentanti delle associazioni culturali, che devono occuparsi solo di questioni artistiche e non gestionali. Ed ha aggiunto che la Fondazione può partecipare a bandi pubblici. “Non è vero che le Fondazioni sono dei carrozzoni – hanno aggiunto Barbagallo e Nicotra – funzionano se sono gestite da persone oneste e qualificate”.
Si è trattato comunque di un interessante confronto di natura tecnica, che non è scivolato in mera speculazione politica. Con la sola eccezione di un passaggio del consigliere comunale Ignazio Bivona, che nel rilevare come l’assenza dell’amministrazione era un fatto grave, ha sottolineato che una festa importante come il Carnevale impone a chi la organizza una visione sul futuro: “Non si può pensare di organizzarla il giorno prima – ha detto – dobbiamo sapere cosa fare. La festa non deve essere business di qualcuno, ma dell’intera città”. Presenti anche Ignazio Messina, che ha portato all’inizio i saluti della città ed i consiglieri comunali Maglienti, Santangelo, Bivona e Bellanca: quest’ultimo ha ha detto come di Fondazione si parla da anni ed ha ricordato quando lui, con i componenti dell’amministrazione Cucchiara, nel 2000, si recarono a Viareggio per approfondire questa possibilità.
Monte ha voluto sgombrare il campo da incomprensioni politiche: “Io non ho incarichi e mi muovo solo da vero appassionato della festa”. Ed ha ribadito la sua volontà di dare un contributo per la crescita della manifestazione.
Giuseppe Recca