FIORICA: ATTIVATA LA PROCEDURA DELLE PRIMARIE. SONO APERTE ANCHE AI NON TESSERATI CHE DOVRANNO VERSARE UN CONTRIBUTO DI 3 EURO
Il coordinatore cittadino del Pdl ci scrive per chiarire la procedura delle primarie. Le elezioni devono svolgersi 60-180 giorni dalla data prevista per la consultazione elettorale
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera che il coordinatore cittadino del Pdl, Alfonso Fiorica, ci ha inviato a proposito delle primarie per la scelta del candidato a sindaco.
Egregio Direttore, seguo sempre con interesse le pubblicazioni della Sua testata; in questo caso, mi corre doverosamente l’onere di fare alcune precisazioni. Ho letto la nota di oggi delle ore 09,30 sulla valutazione e constatazione che, come da Ella riferito, nostre “autorevoli personalità” avrebbero sulla utilità delle primarie per la designazione del futuro candidato a Sindaco. Per carità, ognuno è libero di esprimere il suo giudizio e rassegnarlo, ma il giudizio dei lettori deve essere rapportato alla conoscenza concreta della questione! All’uopo, mi stupisco che vi siano “ autorevoli personalità” nel Pdl locale, che non Le hanno riferito che il regolamento interno al Pdl prevede sia le primarie di partito che quelle di coalizione, oltre alla libera facoltà per tutto l’elettorato attivo di parteciparvi (cd. non tesserati). Tanto Le rassegno auspicando, per le prossime pubblicazioni, che siano comunque fatte le opportune verifiche sulla completezza delle informazioni apprese.
Egregio coordinatore Fiorica, lo scambio epistolare tra Ella e la redazione della testata giornalistica si svolge con cadenza abbastanza regolare. Ciò mi stimola parecchio perchè è occasione di scambio di opinioni dal tono senza dubbio costruttivo. Del resto, noi del Corriere di Sciacca alimentiamo il dibattito e non ci limitiamo a fare un semplice (e comodo) copia e incolla. No, ci piace creare quel forum tanto auspicato. E’ indubbio, che all’interno del Pdl vi sia un effervescente dibattito. Il tema generante le bollicine, però, non trova terreno fertile su questioni relative al programma da sottoporre all’elettorato. Sarebbe bello se il dibattito interno si svolgesse sui tempi di rilancio della città. Attualmente, il dibattito interno al suo partito si concentra sulla questione delle primarie mirate alla scelta del candidato a sindaco.
Purtroppo, la fine repentina e anticipata del mandato sindacale di Vito Bono ha colto tutti (i partiti) di sopresa e impreparati. Insomma, è come se una nave lungo la sua rotta incrociasse all’improvviso una tempesta. Un imprevisto che richiede uno sforzo da parte dell’equipaggio e del comandante davvero notevole.
Le primarie, secondo lo statuto del Pdl (che lei mi ha gentilmente donato) disegnano un quadro temporale entro cui svolgersi tra i 60 e i 180 giorni dalla data ufficiale delle elezioni. Lei comprende molto bene che se si vota il 6 e il 7 maggio tale data risulta assai ravvicinata rispetto ad un’ipotesi di primarie. E’ vero che sono elezioni che riguardano un partito o una coalizione, ma, perbacco, il tempo è davvero assai risicato. Il suo partito dispone di personalità che posseggono esperienze e qualità molto importanti.
Molto probabilmente, le fibrillazioni note all’interno del suo partito sono generate da una questione di metodo e non di merito delle primarie.
Concordo con lei per quanto riguarda la partecipazione a eventuali primarie. L’articolo 2 del regolamento inerente le primarie così recita:
Per esercitare il diritto di voto i cittadini non iscritti al Popolo delle Libertà devono registrarsi all’albo dei registrati del partito e sono tenuti a versare un contributo di 3 euro, mentre per gli iscritti al partito il contributo è di 1 euro. Viene istituito l’albo dei registrati a cui ogni cittadino non iscritto aderisce sottoscrivendo la Carta dei Valori del popolo della Libertà. Un apposito regolamento disciplinerà le modalità di registrazione, di tenuta all’Albo, di pubblicità dell’elenco dei registrati e di incasso delle somme stabilite.
Sono convinto che lei nella qualità di coordinatore cittadino ha dovuto, per dovere del ruolo, attivare le procedure, anche per non incorrere a responsabilità proprie del ruolo, ma rimango fortemente ancorato all’idea che la peculiarità del momento, delle emergenze cittadine, meriterebbero una riflessione più profonda, equilibrata, finalizzata a creare armonia e sinergia, anzichè spinte centrifughe. Il clima che si respira tra la gente comune attualmente è assai refrattario alla farraginosità delle procedure sopra elencate.
Ma questa è una mia opinione. Lei faccia il coordinatore e il garante delle procedure. Buon lavoro.
Filippo Cardinale