Fine utenze a forfait in provincia, pronto appalto per installazione e sostituzione di 121 mila contatori
“Entro il mese di giugno 2024 verranno cambiati i contatori idrici di circa 25.000 utenze che oggi pagano a forfait e saranno sostituiti quelli di circa 96.000 utenze. Così risparmieremo e le tariffe potranno diminuire”.
Enzo Greco Lucchina, direttore generale dell’Assemblea Territoriale Idrica, appare sicuro di sè nel commentare l’approvazione di uno degli interventi inseriti nel cosiddetto “React-Eu”, il piano che trasferisce in provincia di Agrigento risorse per 50 milioni di euro destinate alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione, il monitoraggio delle reti e l’installazione di nuovi contatori. L’ultimo progetto in ordine di tempo che ha avuto il via libera è il lotto 2, ovvero la sostituzione dei misuratori volumi di utenza nel territorio dell’Ato Ag9. Si tratta di lavori per complessivi 14.649.736,99 che presto dovranno essere appaltati.
Com’è facilmente immaginabile, quella che da 15 anni viene annunciata come “rivoluzione”, ovvero la fine del pagamento del servizio a forfait, è adesso davvero vicina. Con l’installazione dei contatori estesa a tutto il bacino di utenza servito dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, gli utenti pagheranno l’acqua che effettivamente consumano e non, come accade attualmente per alcuni di loro, in maniera forfettaria. Forse è il momento topico per questo cambiamento, non solo dopo anni di battaglie da parte delle associazioni di consumatori, ma anche dopo precise sentenze della Cassazione che sancivano l’illegittima del sistema forfettario.
Il direttore generale di Ati Idrico, Enzo Greco Lucchina, rivendica il lavoro da lui svolto in questa direzione: “L’ho scritto più volte al Dipartimento e al Ministero – dice – è dal 2015 che questo intervento si deve realizzare. L’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) non ammette e non prevede tariffe a forfait. La quantità di acqua che deve essere fatturata, deve essere misurata. Io credo che chiuderemo finalmente in maniera definitiva il capitolo dei contatori”.
La legge prevede una disciplina uniforme a livello nazionale per garantire più certezza nella determinazione dei consumi di acqua ai fini della fatturazione, promuovendo anche l’utilizzo efficiente della risorsa idrica, per la riduzione degli sprechi e una maggiore consapevolezza nelle scelte di consumo. Si deve risalire al 2009 per ricostruire l’iter dell’attuale aggiornato progetto esecutivo. Con una conferenza di servizi del 18 agosto 2009 presieduta dall’ingegnere capo del Genio civile di Agrigento, venne approvato in linea tecnica il primo progetto inerente la sostituzione dei contatori nel territorio di competenza del servizio idrico integrato. All’epoca l’importo dei lavori ammontava a poco più di 10 milioni di euro, oggi ne occorrono 5 milioni in più, desunti dal prezziario unico regionale per i lavori pubblici del 2022.
A redigere il progetto è stata la società Delta Ingegneria. “Io sono da tre anni alla direzione dell’Ati – dice Greco Lucchina – da quando ci sono io c’è da parte di tutti i componenti dell’Assemblea, all’unanimità, una grandissima volontà di arrivare con celerità alla realizzazione di questo intervento di installazione del più ampio progetto React-Euro. Abbiamo lavorato tutti con grande impegno, non mi pare ci sia mai stata una volontà politica di andare in una direzione diversa da quella attuale. Avremo certamente una riduzione dei consumi e un minore acquisto di acqua da Sicilacque – dice Greco Lucchina – ma avremo anche un minore utilizzo degli impianti e un minore costo di energia”.
Stando così le cose per il direttore generale dell’Ati Idrico, si può davvero pensare ad una riduzione della tariffa: “Assolutamente si – continua – ci sarà un grandissimo risparmio. Con il recupero delle perdite effettive e di quella amministrative, contiamo di abbattere in modo drastico la tariffa per i consumatori. Noi oggi perdiamo il 58 per cento di acqua erogata, con la riqualificazione delle reti e l’installazione dei contatori recupereremo il 27 per cento”. Per non perdere il finanziamento, adesso le procedure dovranno accelerare e acquistare i contatori entro il 2023”.
Giuseppe Recca