FINE QUARANTENA PER CHI E’ RIENTRATO, ALLARME SINDACI: “I TAMPONI NON BASTANO”

“Per quanti sono rientrati in Sicilia occorrono 300 tamponi al giorno di cui l’Asp non dispone”. A lanciare l’allarme sono i sindaci della provincia di Agrigento. Buona parte degli amministratori dei Comuni agrigentini hanno sollecitato la Regione siciliana ad adottare misure urgenti per garantire il tampone a coloro che sono entrati nell’Isola prima del 14 marzo, così come disposto dalle ordinanze.

“A ridosso della prima data di conclusione del termine di quarantena, ovvero fra due giorni – dicono i sindaci – non risulta che qualcuno di questi soggetti sia stato sottoposto al tampone”. Ritengono fondamentale in questa fase affrontare la delicata questione visto che da un loro conteggio occorrerebbero circa 300 tamponi al giorno di cui l’Asp non sarebbe provvista. «In assenza di notizie ed assicurazioni – scrivono i sindaci – esprimiamo la nostra più viva preoccupazione e chiediamo di voler fornire ogni necessaria e urgente informazione in merito”.

Va ricordato che per i soggetti rientrati nell’Isola e in isolamento, l’ordinanza regionale ha disposto “che siano sottoposti a tampone rinofaringeo a ridosso della conclusione del termine di quarantena”.

Hanno firmato il documento i sindaci di Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Campobello di Licata, Canicattì, Cianciana, Favara, Grotte, Ioppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Ravanusa, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Belice, Santo Stefani Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula.