FINANZIAMENTO REGIONALE REVOCATO, LE PRECISAZIONI DI DI PAOLA

Il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore ai Servizi a Rete Gaetano Cognata rispondono alla nota dei gruppi di opposizione riguardo il progetto denominato “Sistema operativo per la telegestione dell’impianto di illuminazione pubblica del Comune di Sciacca”.

“Su un atto di onestà – dichiarano il sindaco Di Paola e l’assessore Cognata – si sta montando una nuova speculazione politica. L’opposizione filosofeggia, senza conoscere in concreto i fatti. Il Comune di Sciacca ci ha guadagnato, evitando pure un danno.

Il progetto di cui si parla risale al 2010 ed era stato inserito nel 2012 tra i progetti ammissibili a finanziamento. Lo stesso progetto, allora, non poteva tenere conto della rapida evoluzione tecnologica a Led che lo ha reso superato, inutile e inattuabile nel giro di poco tempo. Un progetto che, se attuato, avrebbe comportato pure un improponibile mutamento in un efficiente sistema di gestione che non solo include la telegestione, ma prevede anche notevoli risparmi e altri importanti interventi gestionali. Per non parlare della situazione finanziaria del Comune che non avrebbe consentito all’Ente di realizzare il progetto.

Il finanziamento previsto era di 1 milione e 400 mila euro a cui bisognava aggiungere una compartecipazione del Comune di circa 350 mila euro. Impossibile per l’anno 2012 per lo sforamento del patto di stabilità e impossibile nel 2013 per il disequilibrio finanziario.

Inizia allora l’interlocuzione con la Regione. Si cominciano a proporre alternative. Nel 2013 va a scadenza la convenzione con la ditta Gemmo. Si rinnova nel mese di luglio. C’è una emergenza ereditata da affrontare, con 380 punti luce rimossi in quanto fatiscenti e in buona parte poi sostituiti. Una convenzione che consente un grosso risparmio per il Comune, una forte riduzione dei costi per i consumi energetici grazie all’introduzione della innovativa tecnologia a Led (abbattimento dei costi del 60 per cento sull’energia elettrica), l’ammodernamento degli impianti. In poche parole: una migliore gestione ed efficienza del servizio, con un monitoraggio continuo della pubblica illuminazione assicurato in telecontrollo dalla società.

Prendere, dunque, il finanziamento per cose già fatte, per un progetto inapplicabile, sarebbe stato un atto di disonestà, uno spreco e un carico finanziario inutile per il Comune di Sciacca chiamato a compartecipare alle spese. Avremmo potuto farlo, dirà qualcuno. Potevamo presentare il progetto esecutivo e poi si vedeva. Ma a che pro? Abbiamo invece agito da Amministrazione oculata, cercando prima di convincere gli uffici della Regione a utilizzare il finanziamento non per la telegestione ma per altri interventi.

La Regione, purtroppo, ha ritenuto inammissibili le proposte. Così abbiamo scelto di rinunciare al finanziamento, di consentire una rimodulazione dei fondi e di partecipare alle prossime misure. Ci risulta che nella stessa linea di intervento ci siano state altre revoche, segno che la lentezza burocratica regionale non è al passo con i progressi tecnologici”.

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