FINALMENTE UNA CITTA’ “NORMALE” CON L’APERTURA DEI MUSEI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI

Il museo Scaglione è aperto regolarmente grazie alla cooperativa Agorà che gestirà, da giugno, anche il Castello Luna.

La cooperativa Agorà ha esteso la propria esperienza e attività inglobando nella rete della gestione dei siti museali anche il museo Scaglione. Ma non si ferma qui perchè a giugno la Cooperativa , presieduta dal giovane Giuseppe Gulino, apre i battenti del castello Luna. Sono in corso i lavori per rendere fruibile il sito. 

La rete museale che comprende l’offerta dell’Agorà include anche il museo del giocattolo. Dunque, Sciacca si avvia verso la “normalità” di una corretta gestione dei siti di interesse culturale.

Ma soprattutto certezza: orari e aperture anche nei giorni festivi. Va ricordato, con encomio, che la cooperativa Agorà gestisce il sito del Castello Incantato. Lo scorso anno, i visitatori sono stati 20.000 incoronando il sito come secondo per numeri di visitatori. Al primo posto c’è la Valle dei Templi,ma questa è una storia a parte. Va considerato, invece, che il Castello Incantato,grazie alla intelligente gestione della cooperativa Agorà, è il sito culturale più visitato nella provincia, se si esclude, ovviamente, la Valle dei Templi.

Gli orari di apertura sono dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 fino alle ore 20. Non appena sarà aperto anche il Castello Luna, sarà possibile comprare un ticket che comprende tutti i 4 siti ad un prezzo speciale. Il turista avrrà, dunque, di effettuare un percorso culturale alla rete di offerta con 4 siti gestiti dalla Cooperativa. 

Insomma, grazie all’attività della cooperativa Agorà, Sciacca diventa una città normale per quanto riguarda la fruibilità dei musei. Alemno quelli gestiti dalla Cooperativa di Gulino. 

Per il resto c’è da arrossire. Vedi l’esempio del museo del carnevale. O significative chiese che regolarmente restano chiuse nei giorni festivi.  E per una città che stenta a gestire i suoi gioielli, nella loro espressione più banale dell’apertura e della chiusura, immaginare che il Comune possa gestire le Terme fa accapponare la pelle. 

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