Finalmente la buona notizia: acquistare casa diventa più accessibile | il costo dei mutui scende, ecco da quando
L’acquisto di una casa diventa più accessibile grazie alla discesa dei tassi sui mutui. Finalmente una buona notizia per i futuri proprietari di casa.
Il momento decisivo per la riduzione dei tassi di interesse è finalmente arrivato. Tutti gli occhi sono puntati sulla BCE che giovedì prossimo, 6 giugno, in concomitanza con l’inizio delle elezioni europee, terrà una riunione per decidere la politica monetaria. È praticamente certo che verrà annunciato il tanto atteso taglio dei tassi, ma non è chiaro quali saranno i passi successivi e a che ritmo avverrà l’allentamento. Questo cambiamento porterà a un alleggerimento dei costi dei mutui, una notizia importante per chi desidera acquistare casa e per le aziende che necessitano di finanziamenti per investire.
Economisti d’accordo
Gli economisti prevedono unanimemente che la prossima settimana annunceranno la prima di almeno cinque riduzioni di un quarto di punto percentuale (0,25%) del tasso di deposito, attualmente al 4%. Anche se non è molto, è un inizio. L’inflazione è finalmente scesa, pur avendo accelerato leggermente a maggio, dopo due mesi al 2,4%. Questa percentuale si avvicina al target del 2% della BCE per mantenere l’economia stabile. La BCE si prepara quindi a essere una delle prime grandi banche centrali a tagliare i tassi, dopo essere stata una delle ultime ad alzarli lo scorso anno. Tra le principali economie mondiali, la Federal Reserve statunitense e la Banca d’Inghilterra non dovrebbero seguire la stessa strada, mentre la Banca del Giappone potrebbe continuare ad alzarli.
Le decisioni della BCE
Secondo il Financial Times, i responsabili politici della BCE dovrebbero mantenere i tassi in territorio restrittivo quest’anno per garantire che l’inflazione continui a diminuire e non si stabilizzi al di sopra dell’obiettivo della banca. Pertanto, il ritmo con cui la banca centrale continuerà a ridurre il costo del denaro verrà deciso mese per mese. I falchi tedeschi, come il membro del Comitato esecutivo della BCE Isabel Schnabel e il presidente della Bundesbank Joachim Nagel, vorrebbero aspettare fino a settembre prima di considerare un secondo taglio, ma molto dipenderà anche dalle mosse della Federal Reserve statunitense.
Obiettivo 2,75% a novembre
Resta da vedere se la presidente della BCE, Christine Lagarde, comunicherà nuovamente la mossa senza fornire uno scenario chiaro delle prossime azioni. “Sarà difficile spiegare perché sono così sicuri che questo sia il momento giusto per tagliare, senza fornire alcuna indicazione per ulteriori tagli,” ha dichiarato Hugo Le Damany, economista di Axa Investment Managers, all’agenzia Bloomberg. L’economista prevede che la linea dei falchi non prevarrà e che la BCE, dopo il taglio di giugno, dovrebbe procedere con ulteriori riduzioni per cinque mesi consecutivi, sempre con tagli dello 0,25% ogni volta, portando così il tasso di deposito dall’attuale 4% a un 2,75% entro ottobre o al massimo novembre.