FINALMENTE…ARO. IN CONSIGLIO COMUNALE SI APRE LA DISCUSSIONE

Dopo quasi un anno, il Consiglio comunale affronta il tema. Non mancano le polemiche tra maggioranza e opposizione

Era dal luglio 2015 che il Piano Aro era pronto per essere discusso in Consiglio comunale. Premettiamo, a beneficio dei lettori, che l’argomento riveste importanza notevole per la gestione della raccolta dei rifiuti. Primo perché riguarda l’ambiente e la sua giusta pulizia, secondo perché riguarda direttamente le tasche dei cittadini.

Ma c’è un altro argomento di rilievo. Se si continua a perdere tempo e a non varare il Piano dell’Aro. Al di là del modulo gestionale da applicare per la gestione della raccolta dei rifiuti, ieri sera si è dato, finalmente, il via alla discussione del punto inserito nell’ordine del giorno. Erano tre le possibilità da scegliere. La formula in house, cioè la gestione diretta del Comune con propri mezzi e proprie risorse, è quella meno applicabile anche in funzione di una direttiva comunitaria. Rimane in campo la scelta dell’affidamento, previa gara di evidenza pubblica, a terzi, oppure la gestione mista, nella quale oltre al privato entra anche il Comune. L’Amministrazione ha optato per l’affidamento a terzi, caricando tutte le responsabilità gestionali e finanziarie al privato. Ovviamente, stilando un contratto che prevede paletti tesi a garantire la qualità dei servizi, l’espansione di servizi di pulizia quali la scerbatura, la pulizia delle spiagge, la pulizia in seguito dei grandi eventi, carnevale incluso.

Ieri sera, il sindaco Fabrizio Di Paola, nella fase dedicata alle comunicazioni, ha ribadito che il Piano Aro è stato presentato alla Città con un’apposita sessione svoltasi in sala Blasco. Rivolto all’opposizione, ha detto che “vi è stato parecchio tempo, quasi un anno per richiedere approfondimenti. L’Amministrazione ha presentato la sua proposta, non ci sono alternative”. Di Paola ha lasciato margine per “eventuali emendamenti migliorativi”, ribadendo che la proposta dell’Amministrazione non si cambia. “O si approva, o si boccia”. Il dado è tratto, adesso sta nei numeri che la proposta dell’Amministrazione riesce a calamitare.

Non dovrebbero esserci problemi, salvo improbabili soprese, poiché il voto favorevole dovrebbe arrivare da altri 4 consiglieri comunali oltre allo zoccolo duro dei 13 che appoggiano il sindaco.

Al sindaco ha risposto il consigliere comunale del Pd, Simone Di Paola che si è detto “turbato per come si è evoluto nelle ultime ore il tono del confronto politico”. Simone Di Paola ha ribadito, per l’opposizione, che “è stata presentata la proposta della società mista non per allungare i tempi o per motivi di strumentalizzazioni”.

La determinazione dell’Amministrazione ad approvare il Piano Aro affidando la gestione a terzi è stata sottolineata dal consigliere Paolo Mandracchia: “Voi avete un’idea della gestione dei rifiuti e non ne volete sapere di dialogo”. Chiosa il consigliere Filippo Bellanca, rivolto alla maggioranza: “Per noi va bene aprire il punto, ma è offensivo dire che la nostra proposta è strumentale. Andate avanti con la forza dei numeri”.

Il capogruppo dell’Ncd, Salvatore Alonge, ha ribadito all’opposizione che “era stato chiesto di aprire la discussione sul punto”, mentre per riguarda la proposta avanzata dall’opposizione, Alonge ha ribadito che “appariva come un’azione per perdere ancora tempo”.

La seduta è andata avanti sulle questioni tecniche del Piano Aro presentato dall’Amministrazione. Occorrerà ancora un’ulteriore seduta consiliare per le discussioni generali e l’approvazione.

Dalla discussione di ieri sera, un fatto è emerso: la Sogeir ha fallito l’obiettivo più importante, quello della raccolta diferenziata a Sciacca. Appena al 20%, una cifra che segna il disastro su una questione di primaria importanza: ammassare in discarica solo l’umido.

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