FIBRILLAZIONI NELLA MAGGIORANZA: SETTECASI, AUGELLO E CATANZARO BACCHETTANO IL SENATORE MARINELLO

“Il nostro interlocutore non è lui, ma il sindaco Di Paola”

Un’intervista rilasciata da Giuseppe Marinello alle tv loicali, fa saltare dalla sedia i consiglieri della lista Cantiere popolare, oggi vicino a Matteo Renzi. Marinello aveva detto che la componente che li rappresenta nella giunta e nel consiglio comunale di Sciacca dovrebbe essere messa fuori dalla maggioranza poiché ascrivibile ad una formazione politica a lui avversa. “Non condividiamo tale dichiarazione – dicono i consiglieri Augello, Catanzaro e Settecasi – è un comportamento che lede, palesemente, la volontà dei nostri elettori.

“Per noi prima vengono gli impegni assunti di fronte ai nostri concittadini, per il cui benessere lavoriamo ogni giorno con serietà e dedizione, e poi l’ideologia politica fine a se stessa e quello che accade a Roma. Cosa che, invece, qualcun altro sembrerebbe favorire dato che, proponendo l’esclusione di una componente fondamentale, ha in un certo senso paventato l’ipotesi di far implodere la compagine a cui la città ha affidato il compito di governo dimostrando poca responsabilità”.

L’atteggiamento di Marinello viene ritenuto incoerente, dato che proprio pochi giorni fa, lo stesso, in contrapposizione al suo leader storico, ha votato la fiducia al governo Letta. “Ebbene – aggiungono – anche a Sciacca, come in tante altre realtà, si vive un momento di grande difficoltà. E quindi tutto serve tranne che divisioni e battibecchi. Andiamo avanti guardando soltanto alla crescita sociale, economica e culturale della nostra città”.

Ed alla fine ricordano che il loro interlocutore in seno alla maggioranza è sempre stato e sarà il sindaco Fabrizio Di Paola: “Verso Di Paola abbiamo in ogni momento mostrato fiducia, fedeltà e piena collaborazione – concludono Augello, Catanzaro e Settecasi – continueremo a farlo indipendentemente dalla scelta di sostenere il progetto di rinnovamento politico-culturale concepito da Matteo Renzi e condiviso da Michele Catanzaro”.

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