Feste patronali ed eventi, il questore: “E’ la provincia più indisciplinata fra quelle dove sono stato, non serve far chiamare il politico per fare pressioni”
AGRIGENTO- “Non serve a nulla fare pressione sul questore, anzi lo innervosisce. Non servono le chiamate del sottosegretario, del ministro e del politico di turno che non appena apprendono quali sono i motivi del questore, giustamente si arrendono e dicono: ‘Ha ragione, insista!’. Per ora ho avuto a che con persone perbene che hanno perfettamente compreso e quelle chiamate hanno avuto un effetto rebound per chi cercava di aggirare le situazioni usando la pressione politica”.
Lo ha spiegato, stamani, nell’aula San Michele, il questore di Agrigento Emanuele Ricifari in merito all’andazzo organizzativo delle feste patronali. Andazzo che mira, in molti casi, ad aggirare le regole imposte dal testo unico e dalle recenti circolari che hanno il compito di chiarire e semplificare quali sono le regole da rispettare per l’organizzazione, in piena sicurezza, delle manifestazioni.
“Vorrei che sindaci e cittadini capissero – ha sottolineato il questore Ricifari – . Perché lascia interdetti sentirsi dire: ‘Noi vogliamo fare così perché è la tradizione e perché si è sempre fatto così’. Non è grave ricevere richieste di spiegazioni da persone importanti, è anzi ordinario. Abbiamo sempre potuto dimostrare che ci siamo mossi in base a quello che richiedeva la norma e anche il buonsenso e i nostri interlocutori hanno sempre apprezzato il rigore e l’intelligenza applicativa che abbiamo adottato”.
Ricifari non ha dubbi: “Agrigento è la provincia più indisciplinata”, fra quelle con le quali ha avuto a che fare. “Nella mia esperienza – ha sottolineato – è la peggiore. In confronto, Caltanissetta (dove Ricifari è stato questore prima di arrivare nella città dei Templi) sembra Stoccolma”.
La Questura ha, fino ad ora e continuerà a farlo, spiegato ai sindaci e ai vigili urbani come ci si deve muovere: “Non cose nuove, ma abbiamo ricordato regole vecchie. E non ho trovato manifestazioni ben organizzate e rispettose, eccetto che per i concerti del cartellone del teatro Valle dei Templi che sono in corso di svolgimento in questi giorni e per i quali abbiamo avuto le richieste un mese prima. Eventi per i quali si sta registrando il sold out e nei quali gli unici problemi registrati sono quelli relativi al traffico”.