FERRARA: “NON CI INTERESSA ENTRARE IN GIUNTA, MA PROPONIAMO UNA PIATTAFORMA DI PUNTI PROGRAMMATICI PER LA CITTA'”
La vita politica cittadina è in fermento. Se la maggioranza fibrilla per cercare un assetto diverso dall’attuale, con Ncd che spinge per avere il secondo assessore in giunta, nonostante 13 consiglieri su 19 sono di targa alfaniana e somma cariche istituzionali molto pesanti che vanno anche al di là della formunal 1×3, l’Mpa che sembra il nuovo ago della bilancia intende chiarire alcuni punti. Un chiarimento che nasce dopo i nostri ultimi due editoriali. Il coordinatore cittadino Michele Ferrara, ex assessore della giunta di Vito Bono, ci ha chiamati peer esprimere, in particolare, un concetto.
Dunque, architetto Ferrara, non spingete per una questione di poltrone?
“No. Non ci interessa entrare in giunta, nè in maggioranza. Il nostro è un discorso diverso. Il nostro ragionamento mira a coinvolgere la piolitica nel suo insieme, il consiglio comunale nella sua interezza, al di là delle coloriture politiche”.
Ma il vostro leader, il parlamentare Roberto Di Mauro, ha dichiarato che a Roma è stato stretto un accordo con l’Ncd di Angelino Alfano.
“Bisogna scindere i due momenti. C’è un accordo politico che abbraccia un territorio vasto e che non può essere delimitato solo a Sciacca, nè è in funzione di Sciacca. La situazione economica e sociale saccense è drammatica. C’è tantissima gente che non può più pagare le bollette delle utenze come l’energia elettrica. C’è una città che ha bisogno di una programmazione e trovare nuove soluzioni di sviluippo”.
Ma tutto questo cosa c’entra con il paventato ribaltone?
“Nulla, infatti. Noi non ne facciamo una questione di poltrona in giunta, o di ingresso in maggioranza. Nel corso di una recente confgerenza stampa, abbiamo presentato le nostre idee per dare nuova linfa a possibilità di sviluppo, ma anche per sbloccare freni burocratici che bloccano lo sviluppo, specie nel settore edile”.
Quali sono questi punti programmatici?
“Noi siamo convinti che il turismo, ad esempio, ha un futuro nell’accessibilità, nei giovani e nelle molteplici possibilità di produzione di dati e informazioni in grado di modificare visibilità, reputazione e immagine di destinazioni, imprese, luoghi e persone. La politica del turismo, a tutti livelli, dovrà ispirarsi e misurarsi su questi valori e finalità. E’ necessario lavorare tutti insieme, tutta la politica, per sbloccare freni burocratici. Le faccio un esempio. Al Demanio, dopo 8 mesi non si riesce ancora ad individuare un responsabile del procedimento per l’istruttoria delle pratiche. Alla Soprintendenza occorrono almeno tre mesi per iniziare la istruttoria di una pratica se rientri tra i più fortunati. Oggi, per le pratiche di un certo interesse, per ottenere Concessioni Edili occorro da 6 mesi ad i o anche di più anni. Tutto ciò “è intollerabile, incivile, penalizzante e noti aiuta a risollevarci dalla crisi. Queste problematiche aggravano, notevolmente, una crisi che non ha precedenti, pertanto occorre fare in fretta, intervenire con priorità assoluta. La nostra idea di sviluppo, ovviamente, include un percorso più ampio, come quello che abbiamo illustrato in conferenza stampa”.
Voi, dunque, intendete coinvolgere tutte le forze del Consiglio comunale al fine di mettere in campo un lavoro sinergico per gettare le basi di uno sviluppo della città.
“Esatto, senza guardare gli steccati partitici. Stiamo già ragionando con i partiti all’interno della opposizione. Sottoporremo la nostra idea anche alla maggioranza, alla giunta. Il nostro è un ragionamento a largo respiro, al di là di chiacchericci che riguardano mire assessoriali o di potere”.
Però, l’onorevole Di Mauro ha detto che in politica nessuno fa niente per nulla!
“Questa frase è stata estrapolata da un contesto più ampio. In politica ci sono portatori di interessi collettivi. E noi desideriamo portare la nostra idea di sviluppo per tirare fuori dalla secche la nostra città”: