“FERMIAMO L’EMORRAGIA DI VOTI”. NEL PD AGRIGENTINO SI CHIEDE “ARIA NUOVA”

Sono in 25 a chiedere “una riflessione approfondita e scelte coraggiose capaci di invertire la tendenza che vede il PD nella nostra provincia accusare una sconfitta ancora più pesante di quella registrata nel resto del paese”. Tra i 25 firmatari della lettera inviata al segretario provinciale del Pd, gli ex parlamentari Calogero Pumilia, Nuccio Cusuamano e Maria Iacono, il neo deputato regionale di Sciacca Michele Catanzaro. Tra i saccensi, l’assessore Gioacchino Settecasi, il consigliere comunale Vincenzo Bonomo.

Chiedono di aprire “una fase nuova e diversa rispetto al passato” interrogandosi “sulle cause dell’insufficienza politica ed organizzativa nei circoli di tante realtà”.  Ma non solo questo. I firmatari lamentano “di come spesso non si sia lavorato fino fondo per comporre le divisioni”, anzi , rimarcano “logiche divisive delle componenti”. Elementi negativi da cui bisogna “necessariamente ripartire se vogliamo positivamente contribuire al rilancio del Partito, a partire dal nostro territorio”.

“Apriamo una stagione che definisca, in ogni comune, un progetto di sviluppo locale, coinvolgiamo tutte le energie disponibili, superando ogni parzialità, valorizziamo chi si è generosamente speso per il PD in queste due tornate elettorali, nonostante il deludente risultato, avviamo una fase vera di rinnovamento dei nostri gruppi dirigenti”, scrivono, poichè è necessario ” cambiare registro e farlo sul serio, senza infingimenti o ipocrisie, coinvolgendo davvero tutti nelle scelte ed evitando forzature, come tante volte abbiamo chiesto non ascoltati”.

I firmatari sono consapevoli che continuare “come se nulla fosse successo, riproponendo atteggiamenti e modalità che richiamano gli errori del passato” non ci serve quanto una matura e consapevole assunzione di responsabilità da parte di tutti noi, a partire da chi ha ricoperto il ruolo principale nella Provincia di Agrigento, nella gestione del Partito”.

Dicono basta a riunioni “improntate più alla volontà di proseguire con la solita ritualità”, rifiutando “schemi che dovrebbero ormai appartenere al passato”.

“Dirigere un partito vuol dire anche saper capire quando è il momento di archiviare una stagione ed iniziarne una totalmente nuova e diversa dal passato, improntata all’inclusione, all’unità ed all’apertura a  chi vuole tornare a dare il proprio contributo di idee ed a tutte quelle energie nuove  che  possono contribuire alla costruzione di un  partito democratico  rinnovato”, aggiungono, rimarcando come si rischia “di non essere compresi dai nostri iscritti, dai nostri militanti, dai nostri elettori che ci chiedono con forza unità ed una più incisiva iniziativa politica”.

A firmare la lettera Michele Catanzaro, Maria Iacono, Nuccio Cusumano, Calogero Pumilia, Sara Chianetta, Rosario Manganella, Anna Lia Todaro, Domenico Pistone,  Mariella Corrao, Simone Di Paola, Antonio Zarcone, Giusi Panepinto, Lorella Capellupo, Mimmo Ferraro, Giuseppe Aiello, Gioacchino Settecasi, Rito Compilato, Epifanio Bellini, Elisa Failla, Salvatore Lombardo, Lillo Destro, Michele Colletti, Ignazio Baiamonte, Mario Abbruzzo e Vincenzo Bonomo.