Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fermo indiziario per due egiziani

I due incrociatori della guardia di finanza nel porto dell'isola di Lampedusa, 31 agosto 2020. Stasera partiranno 130 migranti mentre domattina ne partiranno 220. Le operazioni sono in corso alla banchina commerciale ANSA/ELIO DESIDERIO

AGRIGENTO- La Polizia di Stato di Agrigento, a seguito di intensa ed articolata attività investigativa svolta presso l’Hot Spot di Lampedusa, in sinergia e sotto le direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, guidata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo indiziario di delitto disposto dal P.M. nei confronti di 2 egiziani gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di uno dei più grossi sbarchi, per numero di migranti, registratosi nel mese di settembre.

A seguito dei numerosissimi sbarchi che continuano incessanti sull’isola  di Lampedusa, la Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vice questore Giovanni Minardi, è riuscita ad individuare M.A.M.A.B. egiziano classe 1984 ed ancora Z.H.Y. egiziano classe 1997 che in violazione delle norme previste dal Testo Unico dell’Immigrazione clandestina avevano trasportato nel territorio italiano extracomunitari, per i quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari, conducendoli dalle coste africane verso le acque territoriali italiane, a bordo di natanti inidonei ad effettuare la traversata.

L’attività d’indagine è stata incentrata sulla ricostruzione delle dinamiche di del 1° sbarco del 04/09/22 verificatosi a Lampedusa, che ha riguardato 117 migranti di varie nazionalità. I migranti giungevano a bordo di un natante in legno della lunghezza di circa 12 metri, sicuramente inadatto a trasportare un tale numero di persone tant’è che durante il viaggio, durato ben 20 ore circa, imbarcavano acqua causa anche il mare agitato. I migranti escussi riferivano anche della mancanza di dispositivi di sicurezza quali giubbini salvagenti o altro.

 Gli investigatori della Squadra Mobile, superate le difficoltà legate anche al timore dei migranti di riferire informazioni circa l’identificazione degli scafisti per paura di eventuali ritorsioni e al trauma fisico e morale a cui gli stessi erano stati sottoposti, sono riusciti a far luce sull’intera vicenda. Hanno, così, identificato le persone che hanno condotto l’imbarcazione compendiando un quadro probatorio che ha permesso di contestare agli indagati il reato previsto e punito dall’art. 12 del Dlgs 286/98, favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

L’esecuzione del provvedimento si è concretizzato a seguito del trasferimento degli scafisti, con la nave di linea da Lampedusa a Porto Empedocle. Espletati gli adempimenti di rito i 2 egiziani sono stati condotti presso il carcere di Agrigento.