“FASE 2” ECCOCI. DA OGGI VIETATO SBAGLIARE

Viene inaugurata oggi, lunedì 4 maggio, la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza coronavirus, forse quella più importante visto che rappresenta una sorta di test dopo due mesi di blocco totale delle attività.

Da oggi si comincia a procedere ad un graduale alleggerimento delle restrizioni imposte fino ad ora e ad una progressiva ripresa delle attività commerciali. Tante persone possono tornare al lavoro rispettando naturalmente le direttive per prevenire ulteriori contagi, e ci sarà anche la possibilità di far visita ai propri familiari, anche se su quest’ultimo aspetto ancora oggi si discute della categoria nella quale rientrano i “congiunti”, così come espresso nell’ultimo decreto del governo.

Per chi deve andare a lavoro non sarà necessaria l’autocertificazione ma basterà esibire un semplice tesserino. Da oggi riprende anche l’attività motoria anche oltre il limite dei duecento metri dalla propria abitazione, sempre rispettando il distanziamento sociale. Riparte parte del commercio all’ingrosso, l’edilizia, il settore tessile, automobilistico e della fabbricazione dei mobili.

In Sicilia, con l’ordinanza firmata il 30 aprile dal presidente Musumeci, c’è anche il via libera a raggiungere le seconde case purché non si faccia la spola continua con la prima. Si possono celebrare i funerali, con un numero consentito di 15 persone, ma non c’è l’ok alla celebrazione delle messe. Per quest’ultime bisognerà attendere probabilmente la fine di maggio. Riaprono anche, seppur con ingressi contingentati, i cimiteri. Dovranno aspettare almeno fino al 18 maggio, invece, barbieri, parrucchieri ed estetiste.

Il presidente della Regione proverà a strappare al premier Conte il permesso di riaprire. Restano infine invariate le disposizioni relative all’obbligo di quarantena.

Inutili aggiungere che i controlli da parte delle forze dell’ordine saranno serrati, dal governo centrale è arrivata la direttiva di fare verifiche, di sanzionare e segnalare chi non rispetta il decreto. La raccomandazione per tutti è di avere un grande senso di responsabilità perchè siamo ancora in un momento di grave pericolo e l’Italia non si può più permettere di vedere salire l’asticella dei contagi.