EX STAZIONE: IL DECRETO REGIONALE DI INTERESSE CULTURALE SCONGIURA RISCHI SPECULAZIONE
Lunga seduta consiliare con la presenza di uno dei progettisti. Ma non tutti sono pienamente convinti
E’ stata dedicata ai chiarimenti sulla questione della vendita dell’area dell’ex stazione ferroviaria e le discordanze che sono emerse sulla possibilità di edificare sulla medesima area, la seduta del consiglio comunale di ieri sera.
Una serie di passaggi tecnici con interventi dei consiglieri di opposizione, del sindaco, dell’assessore all’urbanistica, del capo dell’ufficio tecnico e soprattutto del progettista del Prg, l’architetto Pietro Alberto Piazza, che in modo specifico era stato convocato.
Dalla discussione è emerso che ci sono le condizioni, nella zona, per prevedere nuove edificazioni, ma che quanto stabilito nel Prg si scontra con il decreto n. 1147 del 29.04.2014 dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dal quale emerge che tutti i beni dell’area dell’ex stazione ferroviaria di Sciacca, fatta eccezione per il solo locale uffici, sia di interesse culturale.
Pertanto, gli immobili saranno sottoposti a tutte le disposizioni di tutela contenute nel Decreto Legislativo n. 42 del 22.01.2004. A ciò si aggiungono le direttive del piano paesaggistico che bloccano ogni altro tipo di intervento. Dalla seduta si è inoltre appreso che non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale circa l’avvenuta vendita. I consiglieri comunali di minoranza hanno poi incalzato l’amministrazione riferendosi alla corrispondenza con la Ferservizi, la società incaricata della vendita degli immobili dismessi.
Il Comune sollecitava l’utilizzo dell’area parcheggi, ma queste comunicazioni non manifestavano nessun interesse specifico all’acquisto, ma – ha detto Di Paola – erano finalizzate a tentare di avere il bene a titolo gratuito.
Sembra quindi allo stato attuale che si possa dire che le normative in vigore impediscano ogni atto di speculazione nella zona interessata. Qualche dubbio ce l’ha ancora il consigliere Mario Turturici, che ha ribadito la necessità che l’ufficio effettui un ulteriore supplemento di istruttoria, fornendo maggiori precisazioni in merito alla destinazione urbanistica dell’area della ex stazione ferroviaria.
Risulta invece venduta e con regolare rogito già effettuato, un’area più piccola che si trova più vicina all’area portuale, in prossimità dell’ex passaggio a livello.