EX PROVINCIA, TROPPO PERSONALE. IL COSTO E’ INCOMPATIBILE CON LE ENTRATE

Il commissario dell’ex provincia di Agrigento, Roberto Barberi,lo ha scritto chiaramente nella sua relazione: “la spesa del personale risulta incompatibile con le entrate correnti”. I tagli ai comuni, continui e consistenti, da parte dello Stato avvenuti man mano con le leggi di stabilità, ha creato una voragine enorme.

Lo evidenzia il commissario Barberi: “Lo squilibrio di parte corrente, indotto dai continui tagli da parte dello Stato con le varie leggi di stabilità ha dimensioni tali da non poter più essere colmato se non da interventi di carattere straordinario”.

L’ex provincia non può più permettersi il costo del personale così numeroso. “La spesa del personale- scrive Barberi- risulta incompatibile con le entrate correnti. Risulterà indispensabile l’adozione delle misure finalizzate alla riduzione delle spese”.

Oggi la spesa del personale dell’ex provincia rappresenta 56% delle uscite e assorbe il 58,34% delle entrate. Il limite imposto per legge dovrebbe fermare l’asticella al 38,4%. Al 2015, l’ex provincia ha speso per i lavoratori a tempo indeterminato 8.850.363 euro dei quali 725.000 euro per 7 dirigenti e 144mila euro per il segretario generale. A questi si aggiungono 1.296.086 euro per i precari.

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