Ex Motel Agip, Mangiacavallo: “Offrire a terzi le sorti di un immobile è un delitto verso la città tutta”

SCIACCA. Di recente la nostra testata giornalistica ha scritto che “è un crimine vendere l’ex Motel Agip”. Nell’articolo abbiamo argomenttato la contrariertà alla vendita del bene che fa parte dell’insieme delle risorte termali.

Nel mese di ottobre la Terme di Sciacca Spa aveva emanato un avviso di consultazione preliminare di mercato per l’immobile ex Motel Agip al fine di sondare il mercato immobiliare, individuare eventuali potenziali interessati all’acquisto e, conseguentemente, esperire la procedura di vendita più appropriata.

“Pare che diversi soggetti privati hanno manifestato interesse verso l’immobile che dunque sarà oggetto di un nuovo bando che, molto probabilmente, sarà emanato la settimana prossima”, evdienzia oggi il deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo.  Ina vendita che farebbe incassare denaro alla Terme di Sciacca per pagare il debito nei confronti di Comune di Sciacca.

Ma la vendita dell’immobile avrebbe ripercussioni a nostro avviso, “sull’appetibilità” del bando della Regione rivolto ai privati per gestire, e quindi valorizzare, le Terme di Sciacca. Si tratta di un edificio che è parte integrante del parco, ma offre ampi spazi agli imprenditori interessati alla gestione termale per incrementare posti letto o ricavarne una importante SPA.

“Cedere a terzi la possibilità di decidere le sorti di un immobile che, come saccensi, non possiamo che ritenere strategico, è un delitto verso la città tutta dichiara il deputato Mangiacavallo-. Il privato che intende acquistarlo è libero di farci ciò che vuole, se attinente con la destinazione d’uso dell’immobile, ma è un errore politicamente grave che il pubblico non valuti le potenzialità dello stesso anche in ambiti diversi da quello legato al circuito termale”.

Insomma, Mangiacavallo è dell’idea che il Comune dovrebbe “farsi avanti” e con una visione programmata del futuro della città non può non tener conto che l’edificio “possa e debba rappresentare un centro funzionale ai servizi assicurati ai cittadini oltre che un buon biglietto da visita per chi intende venirci a trovare”.

Mangiacavallo ritorna a ribadire che “chiudere la liquidazione delle Terme di Sciacca Spa doveva essere il primo obiettivo da raggiungere, anche per concludere la ricongiunzione di tutto il patrimonio verso la Regione Siciliana, e quindi con esso anche le stufe di San Calogero, ad oggi ancora in usufrutto alla società in liquidazione”.