Estate 2021, il bilancio delle strutture extralberghiere di Sciacca

SCIACCA. Le Associazioni Sciacca Turismo e AgrigentoExtra, e il Consorzio Turistico Sciacca Terme, rappresentati da Riccardo Palazzotto, Ezio Bono e Ignazio Grisafi, hanno stilato un bilancio della stagione estiva 2021 a Sciacca, la prima dopo l’emergenza sanitaria che ha gravemente danneggiato il settore nel 2020.

I numeri sono positivi, la ripartenza c’è stata, ma guardano anche in prospettiva, sollecitano il miglioramento dei servizi, un più razionale utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno, un cambiamento culturale anche da parte della popolazione. E guardano oltre, sostenendo che il turismo è un settore produttivo fondamentale per Sciacca, che bisogna aiutarlo e incentivarlo attraverso figure competenti.

ECCO IL TESTO INTEGRALE: 

L’estate 2021 è stata quella della ripartenza anche per il turismo nella nostra città. Dopo la terribile esperienza del 2020 che ha pesantemente colpito il nostro settore, c’è stata una netta ripresa caratterizzata soprattutto da un turismo regionale e italiano in genere. Sono diminuiti i turisti stranieri, ma ci sono segnali di ripresa che ci inducono ad essere ottimisti. Purtroppo la pandemia si porta dietro ancora tante incertezze, le imprese turistiche hanno dovuto a loro spese imparare a vivere alla giornata, non avendo la possibilità di programmare. Questo ha avuto ricadute sull’occupazione, sulla impossibilità per le imprese di garantire contratti lunghi ai propri dipendenti.

SERVIZI E ACCOGLIENZA
Se da un lato c’è stato un netto miglioramento di servizi fondamentali come quello dei rifiuti (non ci sono stati durante l’estate giorni di sospensione della raccolta differenziata) dall’altro c’è da segnalare che con centinaia di scavi aperti e di aree transennate nel centro abitato, l’accoglienza non è stata delle migliori e molti dei turisti ospiti delle nostre strutture lo hanno segnalato. Bisogna lavorare ancora molto anche per migliorare la cultura dell’accoglienza da parte dei cittadini che non capiscono quale e quanta ricchezza può arrivare dal turismo e che in estate dovrebbero avere più cura dei beni comuni.

SERVIZI AL TURISMO
La buona volontà spesso da sola non basta a risolvere i problemi e aiutare i settori produttivi della città a vendere bene il proprio prodotto. La pandemia non ha aiutato gli amministratori, costretti a limitare le iniziative di intrattenimento, ma su temi centrali come parcheggi in centro storico al servizio delle strutture turistiche e sistemazione di accessi a mare o strade che costeggiano le spiagge, tutto è rimasto immutato. Critica anche la situazione del verde urbano, molto poco curato.
Dobbiamo segnalare ancora una volta l’esigenza di un confronto chiaro e trasparente sull’utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno. Si tratta di risorse che provengono dal nostro lavoro e che devono essere utilizzate per migliorare i servizi al turista. Non possono continuare ad essere un bancomat delle amministrazioni cittadine per eventuali emergenze e per pagare spettacoli e intrattenimento in genere. Anche alcune recenti notizie di stampa su interventi da fare con i proventi dell’imposta, ci fanno intuire che non c’è adeguata programmazione e ci convincono a chiedere con forza di essere sentiti e coinvolti nella programmazione e nelle scelte.

PROSPETTIVE FUTURE
Le associazioni cittadine hanno l’esigenza di un confronto continuo e costante con le autorità di governo e per questo sentiamo l’esigenza di avviare un dialogo non più solo con chi sta amministrando in questo momento, ma anche con chi si prepara ad amministrare in futuro la città. Il turismo non è un gioco, ma un settore produttivo fondamentale per Sciacca. Bisogna conoscerlo bene per aiutarlo e incentivarlo. Non accetteremo programmi improvvisati e soggetti impreparati.