ESCLUSO DAL CONCORSO IN POLIZIA PER MEZZO CENTIMETRO: FA RICORSO E VINCE

Un agrigentino di 26 anni si era rivolto al Tar che gli ha dato ragione dopo ulteriori verifiche

Nonostante un deficit staturale di mezzo centimetro che gli impediva il reclutamento, il Tar Lazio dà ragione ad una giovane agrigentino. Z.A., 26 anni, aveva partecipato al concorso per titoli ed esami per il reclutamento di 1507 allievi agenti della Polizia di Stato riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno, ma veniva giudicato non idoneo al servizio di polizia per asserito deficit staturale, essendo risultato di statura pari a m. 1,64 a fronte di una previsione del bando che prevedeva una statura minima di m. 1,65. Il giovane agrigentino ha proposto allora un ricorso davanti al Tar, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino contro il Ministero dell’interno, in persona del ministro Roberto Maroni, per l’annullamento del verbale con cui era stato giudicato non idoneo, chiedendo anche una verificazione in contraddittorio presso una struttura sanitaria pubblica circa l’idoneità fisica al reclutamento nella Polizia di Stato. Il Tar disponeva la verificazione richiesta e dalle risultanze emerse nel corso degli accertamenti clinici espletati si evinceva che il ricorrente possiede un’altezza di 164,5 cm. Considerate le variabili di misurazione si ritiene probabile un’approssimazione dell’effettiva altezza del soggetto ai 165 cm. richiesti. A quel punto il Tar, condividendo le risultanze della verificazione, ha ritenuto fondati i motivi di ricorso formulati dall’avvocato Rubino ed ha annullato il verbale impugnato. Il giovane agrigentino per effetto della sentenza potrà quindi essere arruolato nella Polizia di Stato nonostante il lieve deficit staturale riscontrato.

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