Errata diagnosi e lesioni dopo intervento chirurgico. Ismett risarcisce 150mila euro a saccense
SCIACCA. Ammonta ad euro 150.000 la somma che il centro specialistico ospedaliero ISMETT di Palermo ha corrisposto ad un saccense, S.A. di anni 48, per una diagnosi errata e per le lesioni cagionate a seguito di malpractice medica.
Nel 2014 il saccense, all’epoca quarantenne, lamentando forti dolori alla schiena, si recava presso quel centro ospedaliero specializzato ove gli veniva “erroneamente” diagnostica una “fibrosi retroperitoneale” in conseguenza della quale i sanitari decidevano di sottoporlo ad un intervento chirurgico rivelatosi, successivamente, non necessario. Nondimeno, durante l’intervento i sanitari causavano al saccense una lesione “iatrogena” dell’uretere.
I consulenti tecnici d’ufficio, nominati dal Giudice Nozzetti del Tribunale di Palermo, confermando le difese degli avvocati Orazio Ambrosetti e Agata Libassi, costituiti in giudizio in difesa del saccense contro la struttura sanitaria, hanno accertato la responsabilità dei medici sia per l’errata diagnosi che per le lesioni causate durante l’intervento chirurgico, riconoscendo un danno biologico pari al 25%.
L’ISMETT, dunque, contattava i legali del saccense al fine di pervenire ad un accordo transattivo raggiunto per l’importo di euro 150.000. Gli Avvocati Ambrosetti e Libassi, pur non mancando di riconoscere come il Centro ospedaliero ISMETT sia un’eccellenza nel campo medico e motivo di orgoglio per tutta la Sicilia, si dichiarano pienamente soddisfatti del risultato ottenuto.