Erina sbranata dal suo cane: ricostruita la tragedia di Petrosino

La Procura ha disposto l’autopsia, sequestrato il meticcio. Il nipote non crede che sia stato il cane di famiglia come dicono gli inquirenti

Sarebbe stata sbranata dal proprio cane, un meticcio di grosse dimensioni, Erina Licari, la donna di 62 anni di Petrosino, morta ieri sera. Secondo i primi accertamenti la vittima era andata in giardino a portare il cibo al cane quando è stata azzannata alla testa. Il figlio, che era in casa, ha sentito le urla della madre ed è corso fuori. La Licari era però già gravissima. Sull’animale, che è stato posto sotto sequestro, verranno effettuate delle analisi per capire se le tracce di sangue trovate sul muso siano della padrona. La Procura di Marsala, diretta da Fernando Asaro, ha disposto l’autopsia sul cadavere. Sul caso è stato aperto un fascicolo di atti non costituenti reato. Nella vicenda non sarebbero coinvolti altri animali, come si era invece appreso in precedenza.

«Mio zio e mio cugino mi dicono che da tempo vedono tanti cani aggirarsi in questa zona, attirati anche dall’odore dai rifiuti, ma non era mai accaduto un fatto del genere – ha raccontato il nipote che non crede che ad aggredire la zia sia stato il cane di famiglia come ritengono gli inquirenti – In passato, ci sono state altre aggressioni, ma mai una cosa tanto grave. Forse, mia zia si è trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato».