EMERGENZA RIFIUTI, SOLO 9 SINDACI SU 17 HANNO FIRMATO IL DOCUMENTO NELLA RIUNIONE COL PREFETTO
Il Comune di Sciacca non ha firmato. Anche i sindacati contestano la tempistica del documento
La riunione di ieri in Prefettura, per affrontare e risolvere la grave crisi finanziaria che rischia la paralisi della raccolta dei rifiuti, si è conclusa con la sottoscrizione di un documento di assunzione di impegni. Ma non tutti i sindaci hanno firmato. Solo 9 su 17 dei Comuni che rappresentano l’Ato Ag 1 hanno apposto la firma, assumendosi l’impegno di saldare il 100% debiti verso la Sogeir in liquidazione e la Sogeir Impianti con due rate, distanziate tra loro di 30 giorni.
Questi i Comuni che hanno sottoscritto: Caltabellotta, Santo Stefano Di Quisquina, Burgio, Lucca Sicula, Sambuca di Sicilia, Cianciana, Santa Margherita Belice, Alessandria della Rocca e Montevago dei quali riportiamo la situazione debitoria:
Santo Stefano di Quisquina: € 202.803,98; Sambuca di Sicilia: € 163.902,84; Lucca Sicula: € 159.040,31; Alessandria della Rocca: € 147.200,26; Cianciana: € 69.709,56; Montevago: € 47.414,41; Santa Margherita Belice: € 47.000,00; Burgio: € 20.200,00; Caltabellotta: in regola con i pagamenti.
Questi, invece, i Comuni che non avrebbero sottoscritto il documento: Sciacca: € 688.730,63 (nei giorni scorsi è stato effettuato un bonifico di 500 mila euro); Menfi: € 414.383,12; San Biagio Platani: € 199.008,61; Bivona: € 168.176,10; Cattolica Eraclea: € 64.951,78; Villafranca Sicula: €59.795,56; Calamonaci: € 40.609,55; Ribera: € 12.501,23
I Comuni che non avrebbero sottoscritto il documento non concorderebbero con i tempi ristretti per saldare il debito. I Comuni, come è noto, soffrono di liquidità e devono ricevere soldi anche dalla Regione e dallo Stato. E i tempi non sono certi. Dunque, assumere l’impegno di liquidare il 50% del debito entro 30 giorni da ieri, e poi saldare il rimanente 50% a soli 30 giorni dall’ultimo pagamento, mette in allarme i sindaci.
I Comuni che non hanno sottoscritto il documento vorrebbero, invece, un conto preciso dei debiti vantati dai fornitori della Sogeir in liquidazione, e comprendere meglio la ripartizione che il liquidatore, Achille Furioso, disporrà per liquidare i debiti. Vi sono priorità assolute come i pagamenti dei contributi previdenziali dei lavoratori, i pagamenti degli stipendi. Incassare a singhiozzo i crediti dai Comuni non consente una equa ripartizione anche tra i fornitori, tra cui la Sogeir Impianti che ha preannunciato di chiudere la discarica di Saraceno-Salinella, le isole ecologiche e l’impianto di compostaggio in contrada Santa Maria. La Sogeir Impianti, senza soldi, non è in grado di garantire la sicurezza degli impianti e lo smaltimento del percolato.
Il documento sottoscritto ieri, come riportiamo in un articolo a parte, è anche contestato dai sindacati. I lavoratori hanno chiesto le spettanze entro 15 giorni e non 30.