EMERGENZA RIFIUTI, NOTTE DI FUOCO A PALERMO

Di Sabrina Macaluso

Notte ‘infernale’ a Palermo, città sommersa dai rifiuti in fiamme e alle discariche a cielo aperto sparse in ogni angolo delle strade. Questo il risultato dopo la determinata protesta dei lavoratori di Amia, preoccupati per la propria sorte occupazionale, dato che l’azienda di igiene ambientale del capoluogo siciliano ha dichiarato il fallimento.

L’immondizia infatti, in questi giorni, si è ammonticchiata fino a non permettere il transito delle auto e provocando dei veri e propri disagi anche alla circolazione. Così nonostante i turni straordinari di raccolta e l’uso di mezzi pesanti, non si riesce a recuperare l’arretrato e i cittadini costretti a respirare le esalazioni dell’immondizia esacerbata dalle alte temperature, danno fuoco ai cassonetti a tutte le ore. Gli interventi di spegnimento dei roghi da parte dei vigili del fuoco sono stati in totale 41: allo Sperone, allo Zen, in corso dei Mille, in via Tiro a Segno, in via Gustavo Roccella, in via Ernesto Basile, in via Oreto, in dell’Orsa minore e Orsa Maggiore dove ieri sono dovuti intervenire anche i carabinieri. Nessuna disponibilità del prefetto Umberto Postiglione che ha ribadito il suo no all’impiego dell’esercito per la pulizia straordinaria della città, ormai diventata disseminata dai rifiuti.

La palla passa in mano alla Regione che dovrà nominare un commissario dopo la proroga dello stato di emergenza decisa dal Consiglio dei ministri.

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