Emergenza rifiuti, la competenza della Sogeir Gis. Le responsabilità sono chiare…e altre sorprese ancora
SCIACCA. Carta canta, eccome. Nella emergenza rifiuti che colpisce Sciacca (gli altri 16 Comuni che fanno capo al Srr Ato 11 Agrigento Ovest non registrano emergenza) verba volant scripta manent. Ieri mattina l’assessore Bacchi, nel corso della conferenza stampa, ha parlato dell’emergenza rifiuti rimarcando una solitudine del Comune a gestire la vicenda.
Da una verifica cartacea, abbiamo avuto modo di approfondire la vicenda. Premesso che il Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione siciliana non brilla per la gestione della materia, è anche vero che ci sono responsabilità che ricadono dentro il perimetro locale.
L’assessore Bacchi, avendo partecipato lo scorso 20 luglio alla riunione con il vertice della Srr Ato 11 Agrigento Ovest, dovrebbe sapere a menadito come stanno le cose. E allora, carta alla mano, facciamo un po’ di chiarezza. Una chiarezza datata 29 luglio 2020 con lettera della Srr Ato 11 Agrigento Ovest indirizzata al sindaco Francesca Valenti, all’assessore all’Ecologia Michele Bacchi e al dirigente ufficio Ecologia, Venerando Rapisardi.
Saltiamo, momentaneamente, la premessa che cita fonti legislative e passiamo al dunque. Il dunque sta nel secondo capoverso di pagina due della lettera (protocollo 1316). “In ottemperanza alla normativa vigente, questa Srr ha anche provveduto alla individuazione della Sogeir Gis Spa, società in house partecipata da tutti i Comuni soci della Srr stessa (il Comune di Sciacca è socio al 33% ndr), quale soggetto gestore dell’impiantistica del comprensorio e dei servizi connessi allo smaltimento dei rifiuti urbani, che attualmente gestisce a discarica di contrada Salinella, oggi esaurita, e l’impianto di compostaggio di contrada Santa Maria, attualmente in esercizio ma insufficiente a trattare la FORSU raccolta nell’Ato di competenza. La suddetta società, come comunicato ai Comuni soci, nelle more della realizzazione dei lavori di ampliamento dell’impianto di compostaggio di contrada Santa Maria, ha concluso positivamente la procedura per l’individuazione di un operatore economico a cui affidare il servizio di trasporto della Forsu eccedente la capacità di trattamento dell’impianto di compostaggio stesso, per destinarlo ad un altro omologo impianto terzo. Al momento sono in corso le verifiche post gara e l’attivazione delle istanze per avviare la campagna di trasferimento del rifiuto”.
Tutto ciò, l’assessore Bacchi non lo ha detto ieri mattina in conferenza stampa. Dunque, è la Sogeir Gis ha competenza per scegliere l’operatore economico per il trasferimento dell’eccedenza del rifiuto. Dunque, è la Sogeir Gis che “ha concluso positivamente la procedura per l’individuazione di un operatore economico a cui affidare il servizio di trasporto della Forsu” e che sta attuando “le verifiche post gara e l’attivazione delle istanze per avviare la campagna di trasferimento del rifiuto”.
Bisogna precisare che la Sogeir Gis da novembre scorso è stata assorbita dalla SRR. Quest’ultima ha impresso una svolta decisiva e tranciante rispetto all’era “Marinello”, l’ex potente dei rifiuti e schierato politicamente in modo ben chiaro.
La quantità di umido prodotta da Sciacca è elevata, grazie anche al decollo della raccolta differenziata. L’impianto di contrada Santa Maria non riesce a smaltire, per la capacità attuale, tutta la frazione umida e trasferisce l’eccedenza alla centrale di trasferenza della ditta Traina di Cammarata. Quest’ultima ha una capacità di smaltimento anch’essa limitata. Tale centrale ha una convenzione con gestori per la il trasporto e il conferimento del rifiuto fuori Sicilia. La maggior parte dei 17 Comuni dell’Ato del nostro territorio (vedasi Ribera) ha, in tempi utili, sottoscritto una convenzione con la ditta Traina e riescono a smaltire il rifiuto senza incorrere nell’emergenza, cosa che Sciacca non ha fatto, o ha fatto molto in ritardo. La centrale di trasferenza della ditta Traina può accogliere l’umido in quantità limitata e non può ricevere quantità grosse come quelle che Sciacca produce.
Per quanto riguarda il rifiuto indifferienziato, il Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione siciliana ha autorizzato con decreto (numero 1376 del 5 novembre 2019) il Comune di Sciacca a conferire l’indifferenziato alla Trapani Servizi. Ma da lì è arrivato uno stop perché nell’indifferenziato c’è troppo umido e non rientra nelle caratteristiche per essere accettato. Dunque, ecco perché ieri non è stato raccolto l’indifferenziato.
In ultimo, va evidenziato che la SRR ha competenza esclusiva nel proprio ambito provinciale. Quando si supera tale perimetro, la competenza autorizzativa è del Dipartimento Acqua e Rifiuti. Deve essere tale Dipartimento a trovare altri impianti sparpagliati in Sicilia e autorizzare il Comune di Sciacca con decreto. Impresa ardua visto che dappertutto c’è il sold out.
Resta la questione dell’abbandono rifiuti. Qui non c’è decreto che tenga rispetto all’inciviltà di molti cittadini. La quantità è tanta che non è più una questione ristretta a tribù isolate di barbari. La questione va affrontata in termini repressivi, severi e senza tregua. Questo è un fatto culturale nei confronti del quale nessun decreto può incidere.
Per quanto riguarda i “manager”, si faccia un serio esame di coscienza e si faccia un mea culpa. Taluni sono stati nominati dall’attuale amministrazione comunale e sono attori della filiera protagonista dell’attuale emergenza.
Filippo Cardinale