EMERGENZA RIFIUTI ESTATE 2016, CROCETTA INDAGATO

VINCENZO LEONARDI/LA PRESSE - CATANIA, 17/10/2012 - Manifestazione ''Cambia la Sicilia, cambia l'Italia'' con ospite il segretario nazionale del PD, Pierluigi Bersani, a sostegno del candidato presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Nella foto Rosario Crocetta.

L’ex presidente della Regione Rosario Crocetta è indagato insieme a una ventina di persone, tra cui funzionari regionali e il dirigente Maurizio Pirillo, per la gestione dell’emergenza rifiuti che, nell’estate del 2016 interessò l’Isola. Il reato ipotizzato dalla Procura di Palermo è di abuso in atti d’ufficio.

I pm contestano a Crocetta l’avere autorizzato con ordinanze urgenti il conferimento in alcune discariche catanesi di oltre 6900 tonnellate di rifiuti. Procedura che per il governatore sarebbe stata giustificata dall’emergenza sanitaria in corso. Ma per i magistrati Crocetta avrebbe agito senza i pareri previsti dalla legge. Inoltre autorizzando in deroga il conferimento di quantità di rifiuti superiori a quelle previste dalle norme avrebbe consentito ai gestori delle discariche di aumentare i guadagni. All’ex governatore è stato notificato un avviso di garanzia.

Anche Sciacca fu penalizzata dall’emergenza del 2016. I rifiuti finirono, per il conferimento, alla discarica di Lentini. Poi, l’ex sindaco Fabrizio  Di Paola, e l’ex assessore Gaetano Cognata, trovarono la soluzione meno costosa, utilizzando la discarica di trasferenza ad Alcamo. Complessivamente, l’emergenza dell’estate 2016 costò ai contribuenti saccensi 700 mila euro, somma che si aggiunse a quella già costosa, di 5.5 milioni di euro all’anno, per la raccolta dei rifiuti.