EMERGENZA RIFIUTI E AUMENTO VERTIGINOSO COSTI, ANCHE L’ANCI-SICILIA CHIEDE INTERVENTO DELLA REGIONE

L’idea dell’Amministrazione comunale di Sciacca, espressa dall’assessore Ignazio Bivona, ha trovato sponda nel potente organismo dei Comuni, l’AnciSicilia. Ieri, l’assessore Bivona, ha annunciato che intende adire le vie legali contro la Regione relativamente al forte aumento dei costi di conferimento dei rifiuti dopo le ordinanze del presidente della Regione che obbligava diversi comuni, tra questi quello di Sciacca, a conferire i rifiuti nella discarica di Lentini, distante circa 300 chilometri dalla città termale. Un’imposizione della Regione che ha fatto lievitare i costi di conferimento di 700 mila euro che pagheranno i contribuenti.

La questione sollevata dall’Amministrazione comunale di Sciacca sembra una provocazione, una sorta di scudo per ripararsi dalle lamentele che, inevitabilmente, sorgeranno quando arriverà il conto ai contribuenti. L’Amministrazione punta sulle vie giudiziarie, convinta che deve essere il Governo Crocetta, e non il Comune, a pagare i soldi in più causati dalla recente emergenza rifiuti.

Oggi scende in campo anche l’AnciSicilia che fa propria la proposta dell’Amministrazione comunale di Sciacca. “Chiediamo che la Regione siciliana adotti provvedimenti legislativi urgenti che assicurino la copertura economica del vertiginoso aumento dei costi del servizio integrato dei rifiuti (TARI) che grava su tutti i Comuni siciliani e in maniera particolare in territori come quello dell’agrigentino, dove i sindaci hanno visto, in questi ultimi mesi, lievitare ulteriormente i propri costi a causa della chiusura delle discariche di Sciacca e Siculiana”. Lo hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di AnciSicilia.

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