EMERGENZA RIFIUTI, 48 ORE DI FUOCO. IL SINDACO TROVA LA SOLUZIONE
Entro domenica si dovrebbe rientrare nella normalità. Intanto, la Srr crea ostacoli al Piano Aro entrando in un campo di osservazione che non le compete
Ore drammatiche per far fronte ad un’emergenza rifiuti che ha rischiato di presentare Sciacca, in piena stagione estiva, con cassonetti stracolmi di immondizia e rifiuti sparsi in ogni dove. Senza ombra di dubbio, il caos nasce dalle indecisioni di una Regione in balia di se stessa, come una nave senza controllo. Ma lasciamo questo discorso e andiamo al dunque. La Regione ha emesso un’ordinanza con la quale ha autorizzato al conferimento solo cinque discariche in Sicilia, quelle, cioè, dotate di impianto di trattamento di biostabilizzazione. Essendo la discarica di Sciacca ancora priva di autorizzazione (Ecco come la Regione è protagonista del caos sui rifiuti) e quella di Siculiana chiusa, la scelta, secondo i luminari della Regione, era quella di conferire i rifiuti a Catania.
Ovviamente con costi pazzeschi e tempi di percorrenza dei mezzi incredibilmente lunghi. Il lavoro del sindaco, insonne nelle ultime 48 ore, e dello staff costituito dal dirigente del settore Ecologia Nabdo Rapisardi e dal responsabile del servizio Enzo Saladino, ha partorito una soluzione diversa e compatibile con la circolare della Regione. I rifiuti di Sciacca saranno conferiti ad Alcamo, poi da Alcamo appositi mezzi trasferiranno la spazzatura a Catania. Alcamo, insomma, fa da centro di trasferenza. Questa soluzione costa 2.250 euro al giorno compreso il trasporto a Catania. Se Sciacca avesse trasferito direttamente i rifiuti a Catania il costo sarebbe lievitato a 5.000 euro al giorno.
Già mentre scriviamo, i mezzi della Sogeir sono al lavoro per la raccolta dei rifiuti. Per rientrare nella normalità, il sindaco ha disposto il noleggio di un altro autocompattatore. La vicinanza ad Alcamo dovrebbe consentire una raccolta dei rifiuti anche di pomeriggio. “Contiamo di normalizzare la situazione e uscire dall’emergenza- ha detto il sindaco- entro domenica”. Ma c’è un punto che segna una svolta. E’ tempo di cambiare e di applicare rigore nel diffondere la cultura della differenziata. E’ necessario alzare la percentuale di raccolta differenziata.
Il sindaco Di Paola, intanto, ha intenzione di applicare alcune prerogative che sono previste nel Piano Aro. E a proposito del Piano Aro, già approvato in Consiglio comunale, il sindaco non è certamente tenero con la Regione che continua a perdere tempo richiedendo alcune informazioni delle quali è in possesso. Ma c’è di più. La Srr se da un lato ha dato il consenso ad alcuni requisiti di compatibilità, elementi squisitamente tecnici e di sua competenza, dall’altro crea problemi, entrando nel merito, campo che non le appartiene. “Si tratta di una chiara invasione di natura politica che il presidente della Srr utilizza per ostacolare ulteriormente l’attivazione del Piano Aro”, tuono severamente il sindaco Di Paola.