EMERGENZA RANDAGI ALLA PERRIERA, LETTERA BIPARTISAN DI DI PAOLA E AMBROGIO ALL’ASSESSORE GUARDINO
“Il fenomeno del randagismo nel quartiere della Perriera ha ormai assunto dimensioni a dir poco preoccupanti ed ormai parlare di emergenza sociale non è azzardato”.
La lettera è firmata in modo bipartisan, cioè dal consigliere di opposizione Simone Di Paola e dal consigliere di maggioranza Giuseppe Ambrogio.
“La vita e l’incolumità stessa dei residenti del quartiere – scrivono i due consiglieri comunali- viene costantemente messa a repentaglio da branchi girovaganti, pronti ad aggredirti se solo decidi di fare un po’ di footing in Via Allende o porti i bambini al parco del museo del Carnevale piuttosto che in Viale caduti di Nassyria”.
Di Paola e Ambrogio evidenziano come ci sono “strade che sono diventate un autentico ricettacolo di randagi, i quali si concentrano in zone specifiche minacciando chiunque passi di li, con grave ed evidente nocumento delle persone; è certamente questo il caso della Via Anna Frank, dove portare a fare una passeggiata ai propri figli è diventata un’impresa”.
Per i due consiglieri comunali si tratta “di uno stgato di cose a cui evidentemente l’Amministrazione non riesce a trovare soluzioni efficaci e che giustifica l’esasperazione di migliaia di saccensi”
. Ciò che ci preme segnalare, in aggiunta a quanto denunciato, è che in un contesto di generale anarchia e di vergognosa mancanza di controlli da parte delle autorità preposte, accade che privati cittadini, non meglio identificati, girano il quartiere con frequenza giornaliera, portando da mangiare a questi randagi, i quali – ovviante – non appena questi individui vanno via rimangono concentrati in branco, divenendo ancor più pericolosi; più volte è capitato che adulti e bambini siano stati minacciati da questi branchi, una volta allontanatisi queste persone”.
La lettera contiene anche una precisa denuncia: “Ci chiediamo se sia possibile che privati cittadini, senza alcuna autorizzazione specifica da parte delle autorità comunali o sanitarie, possano fornire cibo (che ovviamente non è controllato e di cui non si conoscono le caratteristiche) a questi cani randagi e ci chiediamo se l’inerzia del Comune sia il frutto di semplice indifferenza o di mancanza di informativa”.
Di Paola e Ambrogio chiedono all’assessore Guardino che “il quartiere sia più controllato e reso più sicuro e che alla piaga del randagismo alla Perriera venga posta la parola fine e che le persone possano tornare a vivere il quartiere in totale sicurezza e serenità”.