Emergenza migranti, Meloni e von der Leyen a Lampedusa
LAMPEDUSA- La premier Giorgia Meloni, insieme con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha visitato l’hotspot di Lampedusa. Anche il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si trova a Lampedusa, accompagnato dal capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina.
Come era previsto, c’è stato anche qualche momento di tensione quando un gruppo di manifestanti ha sbarrato la strada alle auto sulle quali viaggiavano i rappresentanti delle istituzioni.
“Come sempre io ci metto la faccia”, detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha cercato di rassicurare il gruppo di manifestanti. Le decine di manifestanti minacciavano di non liberare la carreggiata senza un colloquio con le autorità. Sono scesi dalle auto anche von der Leyen e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dopo qualche momento di tensione e il colloquio, i cittadini hanno ringraziato le autorità e sgomberato la strada. “Ci lavoriamo, faremo di tutto”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha cercato di tranquillizzare i manifestanti
Non ci sono state solo contestazioni all’indirizzo della premier. “Brava Giorgia, brava”, hanno urlato tanti lampedusani cercando di farsi largo per avvicinarsi al premier quando è scesa dall’auto.
Dopo un sopralluogo di una decina di minuti all’hotspot per i migranti di Lampedusa, la visita istituzionale sull’isola della premier Giorgia Meloni e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si sono spostate al molo di Favaloro, dove arrivano ogni giorno diverse imbarcazioni provenienti dal Nord Africa. Meloni si è fermata a parlare con un pescatore che lamentava le difficoltà degli operatori del settore. “È 20 anni che c’è questa situazione“, ha spiegato l’uomo.
La premier ha fatto il punto sull’emergenza migranti. “Continuo a dire che di fronte ai flussi non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L’unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati”, ha detto. “Qui è in gioco il futuro che l’Europa vuole darsi: il futuro dipende dalla capacità che Europa ha di affrontare le grandi sfide epocali, e quella delle migrazioni illegali è una di queste. Von der Leyen lo sa bene, l’ho sempre trovata collaborativa e questo è molto importante”, ha aggiunto chiedendo una risposta coordinata.
“Credo anche, e ne parleremo in settimana, che un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite sia assolutamente necessario”, ha detto Meloni. “Nel Consiglio dei ministri di domani porteremo la norma per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia. E daremo mandato al Ministero della difesa di attivarsi immediatamente per realizzare le strutture necessarie”, ha assicurato.
“Servono strumenti più efficaci di rimpatrio dei migranti illegali che vengano messi in campo dall’Unione europea e non dai singoli stati nazionali” ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La premier ha parlato di “accordi strutturali con i Paesi del Nord Africa per fermare le partenze e anche per evitare il dramma delle morti in mare; lotta più incisiva contro i trafficanti di esseri umani, anche uniformando le legislazioni dei paesi coinvolti, e abbiamo organizzato la Conferenza su sviluppo e migrazioni anche per lavorare su questo fronte; quote di immigrazione legale concordate soprattutto con i Paesi che collaborano al contrasto della migrazione illegale; una efficace missione europea navale per contrastare gli scafisti e le partenze irregolari; e – ha concluso – strumenti più efficaci di rimpatrio dei migranti illegali che vengano messi in campo dall’Unione europea e non dai singoli stati nazionali”
“Sono qui per offrire una risposta coordinata tra le autorità italiane e quelle europee” all’emergenza migranti. Sono parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen annunciando la presentazione di un piano d’azione in dieci punti.