Emergenza covid, “I positivi aumentano perché le persone continuano a riunirsi in case private per feste ed eventi”

PROVINCIA DI AGRIGENTO. “I dati sono allarmanti, nonostante 8 zone rosse, nonostante un incredibile dispiegamento di forze, continuiamo a registrare l’aumento di
contagi da Covid. E non è un fatto casuale, i positivi aumentano perché le persone continuano a muoversi e continuano a frequentare luoghi pubblici, ma soprattutto continuano a riunirsi in case private per feste ed eventi privati”. E’ uno dei passaggi più forti pronunciati dal Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa nel corso di un vertice organizzato ieri. I dati della provincia fanno allarmare sia il Prefetto che il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia.

“Nelle ultime due settimane- ha rimarcato Mario Zappia-  la curva dei contagi è cresciuta in maniera lineare: viaggiamo ad una media di 100 contagi al giorno rispetto alle 24 ore precedenti in quanto i contagi avvengono semplicemente perché le persone non rispettano le prescrizioni anticovid. Il virus cammina sulle nostre gambe e si diffonde quando le misure di prevenzione non vengono adottate, ossia partecipando a feste e a eventi vari”.

Zappia ha anche aggiunto che “non ci possiamo più permettere questo allentamento perché le terapie intensive hanno 15 pazienti (10 ad Agrigento e 5 a Sciacca) e abbiamo 51 pazienti in ricovero ordinario. Tutto questo significa che la variante inglese si sta diffondendo in maniera diffusiva e dalla scorsa settimana, abbiamo anche la variante brasiliana caso certificato a Canicattì”.

Altro dato allarmante è che la variante brasiliana è sei volte più contagiosa rispetto al ceppo originario. “Questi virus se non vengono contrastati con le adeguate misure, la diffusione potrebbe diventare incontrollabile”, ha chiosato Zappia, evidenziando anche che “tamponi, tracciamenti e vaccini mettono il sistema sanitario provinciale sotto stress. Non mi sono mai preoccupato del numero dei positivi, ma dei ricoveri. Nel momento in cui i ricoveri crescono, se il trend è questo arriveremo a soglie che sono
al limite della sopportazione e questo mettere a rischio l’assistenza ai pazienti non Covid”.