Emanuele Gallo confermato segretario Cisl Agrigento, Caltanissetta ed Enna

La Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna ha scelto la continuità. Al 3° congresso, svolto all’Hotel Federico Palace di
Enna, Emanuele Gallo è stato rieletto segretario generale. Confermati in segreteria Carmela Petralia ed Emanuele
Piranio.
«Accetto la riconferma – ha detto Emanuele Gallo – che considero il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni dalla
segreteria e dai dirigenti. Abbiamo attraversato momenti difficili che speriamo di lasciarci alle spalle. La pandemia è stata
come una gelata invernale che ha fortemente inciso e purtroppo continuerà a incidere sul già debole tessuto socio-
economico dei territori delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna».
Con il suo intervento, il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio ha voluto rilanciare il tema dell’unità e
della comunione d’intenti. «Ogni congresso è la sintesi dell’impegno profuso durante il mandato. In questo territorio
abbiamo reso molto più sinergico e funzionale l’assetto organizzativo risultando efficaci, presenti, centrali. Lo ribadisco, da
soli, non si va da nessuna parte. Pur nel distinguo delle posizioni è arrivato il momento di far fronte comune, stare
assieme ai tavoli del confronto, costringendo le controparti a dare le giuste risposte. Serve un patto sociale».
«Le risorse del Pnrr e dei fondi europei – ha concluso Sebastiano Cappuccio – sono una grande opportunità ma è
denaro che ci viene concesso a debito per questo non va sprecato perché danno e beffa non ci servono”.
Il 3° congresso della Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna è stato chiuso dall’intervento del segretario nazionale Cisl
Andrea Cuccello che ha preso spunto dallo spopolamento registrato in alcune aree interne della Sicilia centrale. «Questo
è un fattore allarmante perché l’abbandono dei luoghi in cui si è vissuto deprime l’economia e lacera le società. Va
inoltre considerato come il basso coefficiente di natalità abbia implicazioni negative che rendono incerto il futuro. Di
fronte alla denatalità passa tutto in secondo piano. Un paese che non fa bambini non guarda al domani. Bisogna varare
politiche efficaci pensando alle famiglie che esistono e a quelle che verranno».