ELEZIONI, RENZI HA LE IDEE CHIARE: SALVAGUARDARE I VIP
Mentre per gli esodati non sono bastate otto salvaguardie e rimane una vergogna nazionale a disprezzo di migliaia di italiani, Matteo Renzi trova la salvaguardia per i suoi e durante la sua visita lampo a Caltagirone ha sussurrato: “Ho le idee chiare”.
La chiarezza delle idee si riferisce ai capilista da mettere negli otto collegi plurinominali di Camera e Senato. Ieri nella direzione regionale convocata dal segretario Fausto Raciti non si parlava d’altro. Tutti sapevano comunque che, al di là del dibattito, le decisioni sulle candidature le prende Renzi. E forse le ha già prese.
Al momento sembrano certe quattro candidature come capilista tra Camera e Senato: Valeria Sudano a Catania, Davide Faraone a Palermo, e poi la figlia dell’ex ministro Salvatore Cardinale, Daniela, e il segretario Raciti. Rimangono altri quattro posti che garantirebbero l’elezione: a Messina la lotta è tra Beppe Picciolo di Sicilia Futura e il rettore Pietro Navarra.
Nell’agrigentino potrebbe essere riconfermata l’uscente Maria Iocono, ma l’area Lupo spinge per ricandidare Teresa Piccione. E poi c’è l’incognita area Emiliano: i renziani non vorrebbero far candidare, dando la deroga, il senatore Beppe Lumia e piuttosto preferirebbero uno tra Giuseppe Antoci e il governatore Rosario Crocetta. Mentre per l’area Orlando, chiede di essere ricandidato l’uscente Giuseppe Berretta. Scelte comunque che saranno prese a Roma.
Non a caso ieri nella direzione regionali il malumore era elevato: «In vista delle candidature — ha detto Antonello Cracolici — possiamo decidere di pensare che ognuno si gioca la propria partita e se finisce male abbiamo un alibi per prendercela con qualcuno. Oppure possiamo fare una battaglia politica perché sia la Sicilia, tutto il partito siciliano, a portare a Roma la proposta delle candidature”.
Ma a Roma le decisioni sembrano già prese.