Elezioni regionali: i deputati agrigentini uscenti non mollano. E tornano anche gli ex
Nessuno degli agrigentini deputati regionali uscenti intende mollare l’aula di Palazzo dei Normanni. Sono tutti ricandidati alle elezioni regionali del prossimo 25 settembre, compreso Riccardo Gallo, che poteva balzare alle Politiche, e che poi ha fatto un passo più degli altri garantendosi anche un posto nel “listino” del candidato del Centrodestra a presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Ieri alla scadenza del termine per la presentazione delle liste è stato definito il quadro dei pretendenti nelle liste provinciali ad un posto all’Asssemblea Regionale Siciliana. Non ci sono grosse novità rispetto alle voci che circolavano nei giorni scorsi. Gli uscenti sono quasi tutti rimasti nella stessa area politica di cinque anni fa, tranne il saccense Matteo Mangiacavallo, che dopo le due legislature consecutive con il Movimenti Cinque Stelle (tranne l’ultimo anno e mezzo) ha completato il suo percorso di traghettamento da una sponda all’altra assestandosi con Fratelli d’Italia, tentando insieme a Giusy Savarino di raddoppiare la presenza dei fedelissimi di Nello Musumeci a Palazzo dei Normanni.
Tra i grillini il favarese Giovanni Di Caro (6 mila preferenze nel 2017 contro le oltre 14 mila di Mangiacavallo) sulla carta potrebbe avere un’autostrada davanti a sé, ma deve augurarsi che i pentastellati non perdano ulteriore terreno per riconfermarsi deputato. Margherita La Rocca Ruvolo, eletta nel 2017 con l’Udc e ora punta di diamante della flotta di Gianfranco Miccichè, dovrà affrontare il doppio impegno elettorale visto che è candidata anche alle elezioni nazionali. Il licatese Carmelo Pullara, che si ripresenta con Prima l’Italia-Lega Salvini Premier, aveva una chance per le Politiche, ma poi ha preferito rimanere punto di riferimento in provincia di Agrigento. Il commissario provinciale leghista, l’europarlamentare Annalisa Tardino, è convinta che la lista è molto competitiva e potrà rafforzare la presenza dei salviniani nell’agrigentino.
Il Pd ripresenta in prima linea Michele Catanzaro, reduce dal progetto vincente alle elezioni amministrative di Sciacca, dove per la prima volta il Centrosinistra si è riconfermato alla guida della città. Ultimo nella lista degli uscenti è Roberto di Mauro, decano dei parlamentari regionali agrigentini.
Ognuno di loro, dall’alto dell’autorevolezza conquistata in questi ultimi anni, ha cercato di porre le basi per una riconferma. Ma dovranno sudarsela visto che in tutte le liste ci sono candidati ambiziosi. Scendono in campo anche amministratori e consiglieri comunali in carica, ma anche ex deputati regionali, come Vincenzo Fontana, rientrato nella “casa madre” forzista.
Nella lista del Terzo Polo ci sono il sindaco di Aragona Peppe Pendolino e l’ex sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola che è anche nel listino del candidato Gaetano Armao, nella Lega il primo cittadino di Realmonte Sabrina Lattuca e il candidato a sindaco sconfitto a Canicattì Cesare Sciabarrà. Fratelli d’Italia schiera il sindaco di Montallegro Giovanni Cirillo e l’assessore comunale di Ribera Giovanni Di Caro. Sicilia Vera di Cateno De Luca ha reclutato l’ex assessore di Sciacca Salvatore Monte e l’ex deputato regionale di Canicattì Gaetano Cani. Un altro ex sindaco, il riberese Carmelo Pace, si candida con la lista che mette assieme la nuova Dc di Totò Cuffaro e l’Udc.
Giuseppe Recca
Tratto da La Sicilia