Elezioni, Messina in campo e gli altri nello spogliatoio alla ricerca della formazione. Sciacca al Centro via dal centrodestra?
SCIACCA- La realtà ad oggi è una: Ignazio Messina è già da tempo sceso sul campo di gioco, ha la sua coalizione con 5 liste, è in campagna elettorale. Gli altri sono ancora negli spogliatoi in cerca di una formazione da far scendere in campo, in cerca di “campioni” in grado di attirare il consenso nella conquista della poltrona di sindaco.
Il centrodestra è diviso e, addirittura, punta sull’ex grillino Matteo Mangiacavallo. Il PD è in stallo, Mizzica in fibrillazione tra chi tende ad una alleanza col PD e chi no. La domanda appare spontanea all’interno di Mizzica: come si fa ad allearsi col PD espressione del sindaco attuale e di 5 anni di amministrazione criticata fortemente da Fabio Termine dai banchi dell’opposizione?
La riunione di ieri sera tra Mizzica e PD porterebbe (condizionale molto obbligatorio) ad un ticket con Termine candidato sindaco e Mannino vice sindaco.
Ma c’è anche il terremoto in casa del centrodestra a brandelli. Sciacca al Centro, la lista di Fabrizio Di Paola sarebbe pronta ad un passo indietro dalla coalizione di centrodestra. Determinante la decisione di Fabrizio Di Paola di rinunciare alla propria candidatura a sindaco sembra e di allontanarsi da questo centrodestra. Una decisione spinta dai ragionamenti di Ignazio Bivona e Salvatore Monte. Difficile scrollarsi da dosso tutte le delusioni patite da Forza Italia e dirette contro Fabrizio Di Paola, ma anche dall’ingresso in Forza Italia di Nuccio Cusumano. La rinuncia di Fabrizio Di Paola è un viatico che permette ai suoi amici di ritenersi non impegnati con la coalizione del centrodestra.
Il centrodestra punterebbe sul parlamentare regionale ed ex grillino Matteo Mangiacavallo. Candidatura che non dispiace a Fratelli d’Italia (che farà lista unitaria con Diventerà Bellissima), Mpa, Forza Italia, Udc. Stasera, intanto, riunione definitiva di Sciacca al Centro. Dalla riunione potrebbe venire fuori un appoggio a progetti lontani dal centrodestra.
Mizzica e Partito Democratico, dopo cinque anni di accuse, si sono incontrati. Un confronto che nasce dalla consapevolezza della difficoltà di Mizzica di agire in solitaria. Il PD porta sulle spalle cinque anni di amministrazione non certo brillante e cerca spalle. E, novità, all’interno di Mizzica ci sono posizioni ortodosse e contrarie a possibili intese con i Dem. Potrebbe sorgere un ticket tra Fabio Termine e Salvatore Mannino, quest’ultimo farebbe il vicesindaco.
Aumenta la possibilità che alla fine in campo possano scendere tre candidati a sindaco. E qui la matematica non agevola l’ipotesi del ballottaggio.
Filippo Cardinale