ELEZIONI, I GRILLINI VINCONO A FAVARA E PORTO EMPEDOCLE CON OLTRE IL 71%
Anche ad Alcamo vince il grillino Surdi con il 74,74%
Favara e Porto Empedocle sono state conquistate dai grillini. A Canicattì il centrosinistra batte il centrodestra e il nuovo sindaco è Di Ventura che batte Ivan Paci. Di Ventura ottiene il 62,24 con 9.571 voti. Paci l 34,76% con 5.100 voti.
Favara ha il nuovo sindaco, Anna Alba, grillina che batte Gabriella Brucculeri. Un plebiscito: il 71,74% degli elettori ha votato Alba che ha ottenuto 11.395 voti contro i 4.489 di Gabriella Brucculeri.
Anche a Porto Empedocle il M5S conquista la poltrona di sindaco. Per Ida Carmina è stato un plebiscito ottenendo il 71.31% dei consensi con 6.424 voti contro i 2.585 di Orazio Guarraci.
Dunque, a Favara e Porto Empedocle sonora sconfitta per i partiti tardizionali. Favara è il paese natio dell’onorevole Nino Bosco, pupillo del ministro Alfano. Porto Empedocle è il paese del deputato regionale Michele Cimino, da 20 anni all’Ars.
L’affluenza alle urne è sensibilmente calata nel ballottaggio:
Canicattì: 45,97% – 17.98%
Favara: 47,19% – 14.11%
Porto Empedocle: 55.44% – 9.81%
Anche Alcamo riserva un iscito per il candidato grillino Domenico Surdi che vince con il 78.88% dei voti su Sebastiano Dara. Il grillino ottiene 17.684 voti contro i 5.934 dell’evversario.
A Caltagirone vince il candidato del centrodestra, Gino Ioppolo, con il 54,98% battendo Francesco Pignataro. A Vittoria vince Giovanni Moscato, centrodestra, su Francesco Aiello,con il 55,16% dei voti.
A Noto è stato eletto sindaco Corradi Bonfanti del centrosinistra con il 53,80% dei voti, battendo Corrado Figura.
I ballottaggi in Sicilia, dunque, sorridono al Movimento 5 Stelle. Sorride nell’Isola anche il centrodestra, che vince a Caltagirone con il deputato regionale Gino Ioppolo che batte il Pd, e a Vittoria, il comune più grande in cui si votava, dove si afferma Giovanni Moscato. Il Pd, che era rimasto fuori dal secondo turno nei due comuni più popolosi in cui si votava, vince a Canicattì (con Ettore Di Ventura) e Noto (con Corrado Bonfanti). I democratici si erano spaccati a Giarre e hanno perso a vantaggio del candidato “civico” D’Anna.
Complessivamente, per la maggioranza di governo il minitest delle amministrative ha riservato più dolori che gioie e ha fatto suonare un campanello d’allarme in vista dei più importanti appuntamenti elettorali dei prossimi mesi. A partire dalle amministrative di Palermo, che si terranno tra meno di un anno.
L’anno prossimo si vota anche a Sciacca. Tra i due schieramenti tradizionali del centrodestra e centrosinistra si inserisce il Movimento 5 Stelle, atteso alla prova dopo il flop di 5 anni fa, quando il candidato sindaco, Giannì, si fermò al 10% dei voti. Ma nella città termale sono in cantiere nuove formazioni civiche pronte a concorrere.
“La linea del Pd di pretendere di riportare i sindaci sotto il controllo e dentro i recinti dei partiti si dimostra disastrosa”, ha commentato a caldo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.