ELEZIONI, EMERGONO LE PRIME “SENSAZIONI”
Mancano 36 giorni alle votazioni del sindaco e del consiglio comunale. La campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo, ma lo entrerà a iniziare dal 17 maggio prossimo, data nella quale si depositano le liste al Comune per adempiere al passo principale in materia di elezioni. Ma non v’è dubbio, comunque, che si respira già quell’atmosfera elettorale.
Quattro candidati su sei sono già scesi in campo. Calogero Bono e Francesca Valenti sono presenti, già da qualche giorno, con manifesti affissi pe e vie della città. Il candidato di Mizzica Fabio Termine opera con modalità diverse e tutto il movimento politico è più impegnato a diffondere i temi del loro programma. Diverso l’approccio dei grillini che si appoggiano prevalentemente sui social network dove fanno mostra i “santini” tutti dello stesso stile e coloro. Una sorta di “stampino” dal quale non si deraglia.
Ma oltre a manifesti e incontri, la campagna elettorale è fatta anche di sensazioni, su ciò che si coglie in giro, tra la gente, nei bar, nelle occasioni di incontro, sugli stessi social. Precisiamo e sottolineiamo che non si tratta di sondaggi. Essi devono seguire precisi criteri statistici e matematici e fondati su elementi attendibili. Dunque, evidenziamo tale importantissima differenza. Le sensazioni tali sono e possono mutare in poco tempo, possono affievolirsi, possono lievitare, possono, anche, alla fine, rispecchiare la reale intenzione degli elettori.
Oggi, le sensazioni che si colgono spingono i due poli tradizionali, il centrodestra e il centrosinistra. E qui precisiamo che un conto è il primo turno, altra storia è il secondo turno nel quale non vi è più la spinta delle liste per il consiglio comunale. Matematicamente è indiscutibile che un sindaco spinto da un numero maggiore di liste ha più probabilità di cogliere un consenso superiore a chi di liste ne ha poche o una sola.
Dalle sensazioni che si colgono, il candidato del centrodestra “corre” abbastanza forte. E’ seguito dal candidato del centrosinistra, seguono i grillini. Ma, sempre dalle sensazioni, pare che il candidato del centrodestra abbia una marcia in più. Molte sensazioni lo reputano in grado di avvicinarsi parecchio al quorum necessario del 40% per chiudere la partita senza ricorrere ai tempi supplementari. Elemento, questo, che potrebbe essere motivato dalla capacità di penetrazione di Calogero Bono, strutturalmente organizzato e pubblicamente più noto.
Noi, siamo convinti, facendo quattro conti, che raggiungere il 40% è un’impresa assai difficile. Vedremo nel corso dello svolgimento se le sensazioni si consolidano oppure subiscono modifiche.
Sta di fatto che il vero clima della campagna elettorale deve ancora lievitare, come è fuor di dubbio che ogni candidato a sindaco con le rispettive forze politiche devono ancora schierare tutti i reparti delle loro armate.